Luigi Di Maio posa col boss, è bufera sul Cinque Stelle

Una foto mostra il vicepresidente della Camera accanto al fratello di un boss dei Casalesi. Lui si giustifica: "Non sapevo chi fosse". Ma è polemica

Luigi Di Maio posa col boss, è bufera sul Cinque Stelle

Scoppia la bufera sui Cinque Stelle e in particolare su uno dei volti più noti della compagine grillina. Il Mattino di Napoli ha infatti pubblicato una foto che mostra Luigi Di Maio accanto a Salvatore Vassallo, "fratello del pentito del clan dei Casalesi Gaetano Vassallo e a sua volta sotto processo per disastro ambientale nella Terra di fuochi".

I due si sarebbero incontrati il 2 novembre scorso a Cesa (Caserta). Allora il vicepresidente della Camera aveva partecipato a un evento organizzato dagli attivisti M5S sul tema del No al referendum. "Dopo l’evento gli attivisti mi hanno portato a cena in un ristorante della zona", ha raccontato lo stesso Di Maio, interrogato dal quotidiano campano a proposito dello scatto.

"Non conoscevo i proprietari e come spesso accade mi hanno chiesto una foto. Avrò fatto centomila foto in questi anni. Non avevo idea di chi fossero. È una foto scattata prima di andare via", si è giustificato colui che spesso è stato indicato come possibile candidato premier, "Io lotto tutti i giorni contro chi ha avvelenato la nostra terra e non voglio minimamente che una foto possa intaccare anni di battaglie. Il movimento 5 stelle è in prima linea nella lotta alla criminalità. Io la camorra la voglio distruggere e non ho nessun contatto con queste persone".

Una giustificazione che non basta a evitare le polemiche, soprattutto dal Pd che ne approfitta per attaccarlo frontalmente. "Pensate quali commenti avremmo ascoltato se fosse successo ad un esponente del Pd o proviamo a ricordare cosa abbiamo letto in passato nel blog di Grillo per episodi simili", fa notare il deputato Pd, Federico Gelli, che se la prende coi vertici del movimento: "Cosa dicono oggi i Sibilia, i Di Battista, i Travaglio, sempre pronti a condannare anche per molto meno di una foto imbarazzante? Cosa dicono i militanti del movimento che vedono i loro leader ammiccare a Roma ai Tredicine e a Napoli agli avvelenatori della Terra dei fuochi?".

Solo poche tra i democratici le voci di difesa: "Come capita a tutti i politici, a tutti quanti i politici, a quelle persone cioè che svolgono attività politica, può accadere che una persona di dubbia fama possa finire in una foto assieme a lui", dice la senatrice Camilla Fabbri, "Ai marziani naturalmente certe cose non accadono, ma i marziani si sa che non esistono". "Di Maio foto con fratello del boss? Può capitare a chiunque, esprimo mia solidarietà. Rapporti civili tra avversari anche in politica. #NoOdio", twitta il deputato Pd Leonardo Impegno.

"Di Maio e il fratello del boss. Non sapeva chi fosse... Capita. Ma quando è successo a me, il M5S ha sparato a zero

608px;">", attacca l'ex sindaco Gianni Alemanno.

Insomma, più il Movimento Cinque Stelle si addentra nella politica, più rischia che lo slogan "Onestà, onestà" gli si ritorca contro.

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