L'ultima frontiera del ridicolo: guerra ai gadget della X Mas

Mozione della sinistra contro la vendita dei souvenir. Il sindaco: "Ignoranti, è una gloria della Marina"

L'ultima frontiera del ridicolo: guerra ai gadget della X Mas

La crociata contro simboli nazifascisti, veri o presunti, e possibilmente collegati alle forze armate è iniziata a fine novembre a La Spezia. Un consigliere comunale, ex Rifondazione comunista, ha presentato una mozione contro i pericolosissimi souvenir della Decima flottiglia Mas in vendita al museo navale di La Spezia della Marina militare. Dallo Stato maggiore a Roma giurano che «il punto di vendita non era adeguato e così abbiamo deciso di rescindere il rapporto a settembre in tempi non sospetti». Il gestore della rivendita, Stefano Tonelli, che non ha alcuna simpatia fascista, racconta al Giornale una versione diversa: «Per colpa della mozione la Marina mi ha chiesto di levare i gadget della X Mas. Li vendevo da 4 anni senza particolari problemi». E aggiunge: «C'erano già state delle polemiche e avevo autonomamente ridotto ad una sola vetrina su sei i gadget della Decima. Quando mi hanno detto di togliere pure quella ho preferito andarmene prima della scadenza del contratto a fine anno».

Massimo Lombardi della lista di sinistra «Spezia bene comune» ribadisce nella mozione che il Comune ha fatto richiesta «della Medaglia d'Oro al Valor Militare per Attività Partigiana» esaltando la resistenza durante la seconda guerra mondiale. Per questo motivo si è scagliato contro i gadget della X Mas «che aderì alla Repubblica sociale italiana e combattè con i nazisti contro i patrioti partigiani italiani». Lombardi chiedeva al ministro della Difesa di «ordinare l'immediato divieto di vendita e la rimozione immediata dei souvenir». Come di fatto è avvenuto.

Peccato che la decima Mas fosse un'unità della regia Marina costituita nel 1939, con radici nella prima guerra mondiale, che ha schierato eroi di guerra come Teseo Tesei. Non solo: una parte degli incursori si unirono ai cobelligeranti del sud al fianco degli alleati compreso Luigi Durand De La Penne, medaglia d'oro per l'ardita impresa contro la flotta britannica ad Alessandria. E il reparto ispirò dopo la guerra la nascita dei Comsubin, gli attuali corpi speciali della Marina. «A parte l'ignoranza storica non sanno come occuparsi dei problemi attuali delle persone se decidono di gettare fango su un reparto che ha dato la vita all'Italia con imprese eroiche al di là dell'adesione alla Rsi» spiega a il Giornale, Pierluigi Peracchini, sindaco di centrodestra a La Spezia. «Cercano un fantasma che non esiste perchè stanno perdendo terreno - sottolinea il primo cittadino - L'obiettivo vero siamo noi del centrodestra, che guardiamo ai problemi dell'oggi e non certo al passato».

La crociata contro i gadget della X Mas ha sollevato l'indignazione del senatore Mario Mauro, ministro della Difesa del governo Letta di centrosinistra: «Perchè queste ricorrenti notizie che paventano

collegamenti fra le forze armate e la destra estrema? Il Pd e una sinistra divisa evocano il ritorno al fascismo attraverso fake news per fini puramente elettorali. Come ex ministro della Difesa dico giù le mani dalle forze armate».

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