Luxottica, 15 giorni per trovare la guida

Il 29 ottobre scade la tregua concessa dai consiglieri di amministrazione a Del Vecchio. Il titolo scende ancora. Lo sfogo di Abravanel in cda

Luxottica, 15 giorni per trovare la guida

Due settimane per ridare una guida manageriale sicura a Luxottica e ai suoi 70mila dipendenti dopo che, in poco più di mese, è stata decapitata due volte dall'addio di Andrea Guerra e di Enrico Cavatorta. Colpa di una dinasty familiare, fatta di amori e denaro, che ha visto la multinazionale distruggere in Borsa 2,2 miliardi di capitalizzazione in due giorni (-12%), provocando un «danno» di 1,4 miliardi per la sola Delfin, la cassaforte della famiglia Del Vecchio (63%). Ieri il titolo haperso il 2,6%,ai minimi dell'anno.

Il 29 ottobre scade infatti la tregua concessa lunedì notte a Leonardo Del Vecchio dai consiglieri indipendenti: l'imprenditore è per ora riuscito a evitare la rottura, prendendo nelle sue mani tutte le deleghe. Il vincolo però è individuare subito l'amministratore delegato «mercato», cioè l'uomo che dovrà far vendere gli occhiali Luxottica in tutto il mondo. Dopo i dinieghi opposti da Bob Kunze-Concewitz (Campari) e John Galantic (Chanel), le ricerche sono nelle mani dei cacciatori di teste di Egon Zehnder e di Francesco Milleri, consulente della famiglia Del Vecchio. In campo anche Paolo Basilico(Kairos), primo marito dell'attuale lady Del Vecchio (Nicoletta Zampillo), che qualche tempo fa avrebbe avuto un abboccamento con Gianmario Tondato da Ruos (Autogrill). Quest'ultimo ha però detto ieri di «non avere contatti» con Luxottica.

Dalla ricerca (si parla di un manager di Loreal) uscirà la terza tessera del puzzle che guiderà Luxottica nell'immediato con Massimo Vian e Del Vecchio. In prospettiva, cioè dopo il rinnovo del cda di aprile, con l'innesto dello stesso Milleri come vice presidente operativo e il ritiro del fondatore a presidente di garanzia.

Ieri i volti nel quartier generale di Luxottica erano scuri, soprattutto tra le secondo linee con più anzianità aziendale, increduli davanti all'assenso di Del Vecchio di mischiare famiglia e affari, per consegnare alle moglie il 25% di Delfin che le spetta di «legittima».

Lo stesso board ha visto la dura requisitoria di Roger Abravanel (dimissionario) contro il «re degli occhiali», tacciato di aver abbracciato una deriva nella governance anti-mercato. Il riferimento è ancora una volta al crescente peso ricoperto in azienda da Milleri, ex vicino di casa di Nicoletta Zampillo, e attuale compagno del capo dell'investor relator di Luxottica Alessandra Senici.

La stessa idea di promuovere Vian si sarebbe materializzata in una stanza tra Del Vecchio, Milleri e Senici. Da qui lo scontro nel board, ma gli altri indipendenti, capitanati da Claudio Costamagna, hanno preferito evitare ulteriori traumi al gruppo. Fino al cda del 29 ottobre.

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