"Maduro è un dittatore". La beffa degli hacker all'aeroporto di Caracas

A volte gli hacker sono dei burloni. Ne sa qualcosa il presidente del Venezuela Nicolás Maduro

"Maduro è un dittatore". La beffa degli hacker all'aeroporto di Caracas

A volte gli hacker sono dei burloni. Ne sa qualcosa il presidente del Venezuela Nicolás Maduro. Il «fattaccio» è successo l'altroieri, quando i passeggeri dell'aeroporto internazionale Simón Bolívar di Caracas sono rimasti a bocca aperta nel vedere sui tabelloni elettronici che annunciano le partenze e gli arrivi dei voli il messaggio, chiaro ed inequivocabile: «Maduro dittatore». Il testo era accompagnato dall'acronimo «DEA», l'agenzia antidroga degli Stati Uniti che Maduro e sua moglie, Cilia Flores, temono più del demonio.

L'incidente è stato inizialmente riportato dal quotidiano El Nacional e l'autenticità delle foto che sono circolate sui social network è stata successivamente confermata dall'Osservatorio venezuelano di Fake News, un ente allineato al 100% al regime altrimenti sarebbe già stato fatto chiudere da anni ed i suoi membri arrestati. Il messaggio, ça va sans dire, è stato celermente rimosso dal regime. «Buon pomeriggio, signor presidente. Ti informiamo rispettosamente che siamo appena stati oggetto di un sabotaggio attraverso la nostra rete Internet e sugli schermi di informazioni sui voli sono stati inseriti messaggi contro il nostro presidente costituzionale Nicolás Maduro», ha scritto l'Osservatorio sul suo account Twitter. Secondo El Nacional, una situazione simile si è verificata sempre l'altroieri anche all'aeroporto di Santiago Mariño, sull'isola turistica di Margarita.

La burla dei pirati informatici è una chiara sfida alle «leggi contro l'odio» che sono usate da Maduro per imprigionare coloro che diffondono messaggi contrari al regime

attraverso la rete. L'uso dell'acronimo Dea è invece una chiara allusione alle accuse di narcotraffico mosse contro Maduro dalla Giustizia statunitense ed alla ricompensa di 15 milioni di dollari offerta per la sua cattura.

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