Roma Nervi tesi sul «lato giallo» del governo gialloverde. Luigi Di Maio reagisce con foga a un retroscena pubblicato ieri dal «Giornale» sulla possibilità di un rimpasto che coinvolgerebbe il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ritenuta troppo «militarista» dai Cinque stelle e in particolare dal vice premier: «Il Giornale oggi scrive un articolo così pieno di sciocchezze che non saprei da dove cominciare», attacca Di Maio. Che aggiunge una significativa nota di merito al ministro: «Grazie ancora a Elisabetta Trenta per l'ottimo lavoro che sta svolgendo. In particolare quello di questi giorni che ha portato al taglio di mezzo miliardo di spese militari inutili». L'accento colpisce il nervo scoperto: i tagli alle spese militari che certamente non stanno facendo piacere al settore.
E infatti il ministro si aggiunge a Di Maio restando sullo stesso tema, i tagli: «Non sarà mai, e ripeto mai, toccato un solo euro degli stipendi dei militari e dei civili della Difesa. Salvaguarderemo tutto ciò che è strategico per la crescita del Paese e l'ammodernamento delle Forze Armate. Stiamo aggredendo gli sprechi».
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