Luigi Di Maio risponde per le rime a Matteo Salvini. Il nuovo scontro va in scena ancora una volta sulla Tav. Il ministro degli Interni in mattinata ha commentato le parole e le mosse del premier Giuseppe Conte che di fatto ha rinviato i bandi sulla Torino-Lione. Il vicepremier è stato molto chiaro in un colloquio al Corriere: "Per fermare i bandi occorre come minimo un atto del Consiglio dei ministri. Ma, come detto, i ministri della Lega un no ai bandi non lo potrebbe votare". Parole queste che di fatto metto una pietra sull'attivismo del premier delle ultime ore. Ma propio su questo punto è intervenuto il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio che ha replicato a Salvini: "Un 'no' in Consiglio dei Ministri? Tutto ciò che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi lo affronteremo, non lo rimanderemo. Quello che c'è scritto nel contratto, poi vedrete nei prossimi giorni".
Poi lo stesso Di Maio ha cercato di spegnere le polemiche: "Questa non è una partita di calcio. Qui stiamo parlando di governare un Paese. Basta con il folklore, con chi ha vinto e chi ha perso -dice Di maio- quello che mi interessa adesso è poter tornare finalmente ad occuparci delle cose importanti".
Anche perché "in questo momento storico, l'Italia deve affrontare un cambiamento economico a livello globale che viene dalla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina e che riguarderà necessariamente gli interventi da fare sulle esportazioni, gli investimenti sulle imprese". Insomma lo scontro tra Di Maio e Salvini va avanti. In mezzo c'è Conte (con i bandi dalla Tav).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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