
Luigi Di Maio intervenendo alla Festa del Fatto Quotidiano parla dei rapporti tra M5s e Lega all'interno del governo e della maggioranza. Il vicepremier si prepara ad un autunno molto caldo su cui si giocano due partite: una è quella dei conti con i paletti fissati dall'Ue, l'altra è quella che riguarda il reddito di cittadinanza, flat tax e pensioni che di fatto segneranno l'agenda dell'esecutivo. Il capo politico del Movimento Cinque Stelle non nasconde i dissidi con Salvini: "Con la Lega di Matteo Salvini su tante cose non andiamo d'accordo, ma non dobbiamo meravigliarci ci conosciamo da tempo".
Poi il vicepremier ha anche affrontato il nodo economia. Nei prossimi mesi si teme una nuova impennata dello spread e il vicepremier su questo punto afferma: "Rispetto allo spread che sfiora i 300 punti base, dobbiamo scegliere se scegliere tra il giudizio di un’agenzia di rating o gli interessi dei cittadini. Non possiamo pensare di stare dietro ai giudizi di un’agenzia ma poi pugnalare alle spalle gli italiani. Per ascoltare quelle agenzie negli anni si sono fatti jobs act, legge Fornero e piaceri alle banche". Poi fissa i tempi per il reddito di cittadinanza: "Deve partire nel 2019 e le coperture ci sono".
Infine è anche tornato a parlare del caso Autostrade e della famiglia Benetton: "Sono passati oltre 15 giorni dal crollo del ponte Morandi, non ho ancora sentito una parola dai Benetton. A gente con questa disumanità non metterei in mano nemmeno questa sedia, figuriamoci le autostrade".