Di Maio ora insulta i sindacati La gaffe del ministro fantasma

Di Maio non ha digerito l'incontro tra i sindacati e la Lega e minaccia: "Ci regoleremo di conseguenza". Ma loro reagiscono

Di Maio ora insulta i sindacati La gaffe del ministro fantasma

Dopo l'incontro al Viminale tra il ministro Salvini e i sindacati di fatto si è aperto nel governo uno scontro. I 5 Stelle criticano in modo chiaro il leghista ceh avrebbe incontrato le parti sociali senza consultare gli alleati e il premier Conte. L'affondo di Di Maio è stato durissimo. Ma va fa fatta una previsazione per capire come è stata scomposta la reazione del grillino. Il pentastellato nel suo intervento ha messo nel mirino in modo chiaro anche le organizzazioni sindacali minacciandole tra le righe, colpevoli di aver incontrato in separata sede il vicepremier Salvini: "Per quanto riguarda la partecipazione dei sindacati al tavolo con Siri affar loro. Se vogliono trattare con un indagato per corruzione messo fuori dal governo, invece che con il governo stesso, lo prendiamo come un dato. E ci comportiamo di conseguenza. Ora ho capito perché alcuni sindacati attaccano la nostra proposta sul salario minimo (per tutti stipendi di almeno 9 euro lordi l'ora), quando abbiamo milioni di lavoratori sfruttati e sottopagati. Parlino pure con Siri, parlino pure con chi gli vuole proteggere le pensioni d'oro e i privilegi. Hanno fatto una scelta di campo, la facciamo pure noi!".

Parole durissime che hanno scatenato la reazione dei sindacati che hanno risposto per le rime ai toni di Di Maio: "Al vice premier Di Maio ricordo solo che ci siamo incontrati con lui e con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo scorso 1 luglio. Ci avevano promesso, in tempi brevi, una ’calenderizzazione di successive riunioni su specifiche materie: stiamo ancora aspettando, nonostante un mio personale e cortese sollecito. Se esistono problemi di rapporti all’interno del Governo, non li scarichino su di noi, ma li affrontino nelle sedi politiche opportune", ha affermato il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo.

E anche dall'opposizione sono arrivate prese di posizione per sottolineare quanto sia stata inopportuna l'uscita di Di Maio: "Il livello di schizofrenia nel governo ha ormai superato ogni livello di guardia, al punto che il vicepremier Salvini convoca i sindacati e il vicepremier Di Maio arriva a minacciarli perchè si sono presentati, con la scusa che all’incontro era presente l’ex sottosegretario Siri.

Non sappiamo cosa intenda esattamente Di Maio quando dice ai sindacati ’ci comporteremo di conseguenza, ma di certo è un atteggiamento intimidatorio che poco si confà a un ministro del Lavoro che con le parti sociali si dovrebbe confrontare invece di minacciarle", ha affermato la capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini. Inosmma le parole di Di Maio sono state un vero e proprio boomerang.

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