Luigi Di Maio si schiera dalla parte del ministro Salvini. Il vicepremier appoggia il titolare degli Interni dopo l'apertura dell'indagine per il caso Diciotti."Salvini non deve dimettersi Giusto che i pm indaghino ma stiamo difendendo l’Italia", afferma in un'intervista a La Stampa. Poi parla dell'inchiesta che è partita dalla procura di Agrigento: "L’indagine di Agrigento è un atto dovuto - sostiene - Perchè le decisioni prese a proposito della Diciotti facevano capo al Viminale. Ma le scelte del governo sono state condivise. È giusto e normale che i giudici facciano serenamente il loro lavoro". Di Maio rivendica le mosse del governo sulla gestione del caso Diciotti: "È stato un chiaro segnale al mondo per dire che l’Italia fa sul serio sulla redistribuzione dei migranti. E i giorni passati per risolvere il caso sono serviti a trovare la soluzione migliore per chi era a bordo. Persone che invece di finire in un lager come il Cara di Mineo avranno sistemazioni dignitose. Albania e Irlanda hanno dato uno schiaffo ai grandi d’Europa. E anche la Chiesa".
A questo punto il vicepremier parla dei rapporti tra il governo e l'Europa dopo il braccio di ferro sulla Diciotti: "Credo che i singoli Paesi si siano sempre fatti gli affari loro e che l’Italia sia sempre andata in soccorso di tutti. Ora il vento è cambiato. Le contraddizioni stanno venendo fuori. Molti governi ci attaccano chiamandoci populisti, senza rendersi conto che hanno le ore contate.
Alle prossime elezioni europee prenderanno una batosta memorabile. Anche in Francia, Germania o Spagna i cittadini che la pensano come noi sono la maggioranza. Persone che hanno problemi profondi. A cominciare dalla povertà".
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