La mamma: "Anni in simbiosi con lui ma adesso si sentiva abbandonato"

Parenti e amici: "Non vogliamo che sia ricordato per una storia di morte". Era militante dei Verdi, vicino alle lotte dei radicali

La mamma: "Anni in simbiosi con lui ma adesso si sentiva abbandonato"

Loris ha avuto la fortuna di trovare al suo fianco una madre eccezionale, che non lo ha mai abbandonato finché le forze l'hanno sostenuta. Ma da tempo questa donna coraggiosa, ora 80enne, aveva cominciato a stare male. Lei, pilastro di quel figlio tanto amato, si è sgretolata sotto i colpi del destino. Capendo, comunque, che Loris stava preparando il «grande salto». Glielo diceva il cuore di madre e gli occhi ormai spenti di Loris.

«Mio figlio si sentiva ormai abbandonato dalle istituzioni - racconta -. Anche quel sussidio di mille euro che ci aiutava a tirare avanti era stato cancellato. Io non potevo più assisterlo come un tempo. Era necessario che qualcuno ci stesse accanto. Ma quel qualcuno doveva essere pagato e noi non potevamo più permettercelo».

La famiglia di Loris sta vivendo il proprio dolore con una compostezza encomiabile: «Non vogliamo che Loris venga ricordato per una storia di morte - sottolineano i parenti e gli amici che gli sono rimasti vicini fino all'ultimo -. Loris era un uomo di vita. Un'esistenza fatta di impegno, attivismo. Una verve politica e sociale che neppure le gravi patologie che avevano minato il suo corpo erano riuscite a scalfire. Loris amava la natura, gli animali e lo urlava con la forza della sua voce in tutti i programmi radiofonici che ha curato per anni».

La psiche di Loris è rimasta integra e lucida fino alla fine. La sua bellissima lettera pubblicata ieri da Repubblica è lì a dimostrarlo. Un atto di amore, quello di Loris, ma anche un atto di denuncia. Parole dolci e parole dure che si alternano nella sua lettera di addio.

«Era rimasto recentemente molto colpito dalla vicenda di dj Fabo la cui storia ha molti punti di contatto con quella di Loris - spiegano i suoi amici -. Loris nella sua vita ha dato di più di quanto abbia ricevuto. Ma non per questo si era mai lamentato di nulla. Le sue battaglie non erano mai personalistiche ma volano alto. Aveva una grande stima per Marco Cappato e apprezzava le campagne dell'Associazione Luca Coscioni.

In molte occasioni aveva partecipato a convegni e incontri di studi portando a tutti la sua testimonianza».

Sui social non esistono fotografie di Loris in cui lui non sorridesse. Un atteggiamento di gioia e positività che gli sopravviverà. Sconfiggendo la morte.

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