Accuse terribili. Che speriamo si rivelino infondate.
Ma intanto per due mamme sono scattati gli arresti. La motivazione fa orrore: «Avrebbero commesso abusi sessuali sulle figlie fin dai primissimi anni di età al fine di realizzare foto a carattere pedo-pornografico». Le due bambine, vittime dei presunti abusi, hanno meno di 10 anni.
Sospetti terrificanti che gravano su due donne: una residente a Reggio Emilia e l'altra a Terni.
Entrambe sono state individuate e fermate dalla Polizia postate della Toscana in esecuzione di una mandato di arresto con custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura di Firenze.
. È stata arrestata anche una terza persona, un uomo residente in Toscana, padre di due bambine. A lui, le due mamme, avrebbero inviato foto e materiale pedo-pornografico via wahtssapp.
L'uomo arrestato, si è scoperto successivamente, è il compagno della donna residente a Terni: anche lui è ora accusato di violenza sessuale sulla figlia di pochi anni. Una bimba che la coppia «avrebbe deciso di concepire al solo scopo di abusarne». Almeno così viene ipotizzato nell'ordinanza di arresto emessa dal gip di Firenze, Agnese Di Girolamo.
«Emerge come assolutamente verosimile scrive il gip che la gravidanza sia stata voluta con il preciso intento di realizzare le fantasie sessuali condivise».
Secondo quanto accertato dalla polizia postale, la coppia avrebbe abusato della figlia in almeno tre occasioni. Gli episodi sarebbero avvenuti sempre con la complicità della madre della piccola, che avrebbe anche inviato all'uomo un vademecum per adescare minorenni oltre a inviargli più volte per whatsapp foto a carattere pedopornografico della bambina.
La stessa cosa avrebbe fatto la donna residente a Reggio Emilia, che avrebbe inviato allo stesso uomo immagini degli abusi da lei stessa commessi verso sua figlia, in cambio di poche centinaia di euro.
«La bella notizia di oggi - ha dichiarato la dirigente della Polposta Toscana, Barbara Strappato - è che finalmente le due bambine sono al sicuro». Nel 2006 l' uomo arrestato ieri era stato condannato dal tribunale di Grosseto a 1 anno e 6 mesi per pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
Il novembre scorso il tribunale di Firenze lo ha condannato in abbreviato a 2 anni e 4 mesi per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. La mamma reggiana ha un compagno, che però, stando alle indagini, era all'oscuro di tutto.
La figlia della donna arrestata a Reggio è stata affidata
ai servizi sociali e ora si trova in una struttura protetta.Gli accertamenti della Polposta proseguono per identificare altre possibili vittime di violenze da parte dell'uomo, delle due donne e di altri possibili complici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.