La manina grillina che salva "Rousseau" e blinda Casaleggio

Nel ddl Bonafede 4 norme mettono al sicuro struttura, fondi e poteri dell'erede Davide

La manina grillina che salva "Rousseau" e blinda Casaleggio

Il sistema Casaleggio diventa legge dello Stato. La manina è del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che, approfittando dello scontro tra Lega e M5S sull'emendamento che cancella la prescrizione, inserisce nel ddl anti corruzione la norma salva Casaleggio: l'articolo 9 consegna, infatti, nelle mani di Davide Casaleggio il controllo assoluto del Movimento. Ma soprattutto la gestione, senza alcun controllo, delle donazioni di parlamentari, consiglieri regionali e contributi spontanei. Il ddl Bonafede, spacciato come legge anti corruzione, punta a offrire copertura giuridica all'anomalo rapporto, che sta facendo infuriare molti parlamentari, tra M5S e l'associazione privata Rousseau presieduta da Casaleggio jr.

Marco Canestrari, ex capo della comunicazione grillina cacciato da Rocco Casalino, denuncia in un video di 10 minuti i 4 punti che agevolano Rousseau. Al primo è introdotta l'equiparazione (ma solo dello status quo) tra fondazioni, comitati e associazioni che hanno finalità politiche. Viene esclusa, però, l'equiparazione degli obblighi: le fondazioni sono infatti sottoposte a controlli stringenti mentre l'associazione privata di Casaleggio jr, in base al ddl anti-corruzione, ne sarebbe esclusa.

Ma Rousseau, oltre a gestire la piattaforma di democrazia diretta del M5S (proposte di legge, candidature e nomine), è la cassaforte: incassa e gestisce donazioni spontanee e contributi di parlamentari (300 euro al mese) e consiglieri regionali. Una montagna di soldi, 9 milioni di euro a legislatura, senza che alcun parlamentare possa effettuare verifiche, in quanto c'è un solo articolo dello statuto dei Cinque stelle, che lega Rousseau e il partito-Movimento.

L'articolo 9 del Ddl anti-corruzione impone l'obbligo di trasparenza solo per i contributi superiori a 500 euro: un assist per Casaleggio che incassa per il 90% donazioni inferiori a 500 euro. Terzo e quarto comma dell'articolo 9 sono il cuore del salva Casaleggio: il terzo comma prevede che ogni partito possa legarsi a un'unica associazione. La conseguenza è scontata: il M5S sarà legato all'associazione Rousseau. Una norma che impedirebbe, dunque, una scalata dall'interno nel M5S.

Infine il quarto comma dell'articolo 9 stabilisce che le attività tra associazione e Movimento siano sempre scollegate tra loro. Tradotto: nessun eletto grillino potrà mai esercitare alcun controllo su Rousseau. L'ex leader pd Matteo Renzi attacca: «C'è qualcosa di profondamente strano, altro che prescrizione». Ma l'approvazione della legge è di vitale importanza.

Non per combattere i corrotti ma per salvare Casaleggio: il 4 dicembre a Genova si celebra il processo nel quale un centinaio di ex attivisti chiede l'utilizzo del simbolo del M5S. Con la norma salva Casaleggio, una vittoria degli attivisti non avrebbe alcun effetto: il dominus resterebbe Casaleggio jr.

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