Un terzo della manovra a favore dei terremotati

La mossa dell'esecutivo: un terzo della manovra a favore delle zone terremotate. Ma si rischia di aprire un nuovo fronte con Bruxelles

Un terzo della manovra a favore dei terremotati

La manovra da 3,4 miliardi di euro chiesta dalla Commissione Ue all'Italia per correggere il deficit di 0,2 punti percentuali di Pil nel 2017 sarà accompagnata da misure espansive che includeranno una serie di interventi per le zone terremotate. Secondo quanto si apprende, le misure allo studio del Tesoro avrebbero il via libera di Bruxelles proprio perché, essendo una tantum, andrebbero ad appesantire il deficit nominale ma non quello strutturale. Una fonte vicina al dossier spiega che la quantità delle misure espansive potrebbe aggirarsi intorno al miliardo di euro. La stessa fonte specifica tuttavia che l'entità degli interventi è ancora una stima, in quanto il ministero dell'Economia intende ragionare sul pacchetto per le aree terremotate almeno un altro paio di giorni.

Intanto, sembra scongiurata ogni ipotesi di rialzo delle accise su alcool e sigarette. A quanto apprende l'Adnkronos, la manovrina di aprile da 3,4 mld di euro dovrebbe puntare quasi esclusivamente sulle risorse in arrivo dal contrasto all'evasione fiscale e da aggiustamenti contabili dei conti, più una sforbiciata alla spesa pubblica. Una linea diversa dunque rispetto a quella indicata dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nella lettera alla Commissione Ue del primo febbraio in cui parlava anche di rialzi della tassazione indiretta. A circa un mese dal via libera, sull'aggiustamento di fine aprile sembra infatti prevalere la linea politica su quella tecnica, anche se non sarà toccata l'entità dell'intervento pari allo 0,2% del deficit-pil chiesto da Bruxelles all'Italia per evitare una procedura sui conti. Il punto sulle istanze della maggioranza e le relative modifiche al menu ipotizzato inizialmente arriverà all'incontro, presumibilmente la prossima settimana, in agenda tra Padoan e le forze politiche che appoggiano il governo in Parlamento, e dunque cruciali per il via libera sia alla correzione e al Def.

Tra gli interventi che vedranno luce a fine mese, oltre allo split payment che porterà circa 1 mld nelle casse dello Stato, anche nuove misure per potenziare la lotta all'evasione e facilitare la riscossione. È escluso tuttavia, per una questione di tempi, che si possa ricorrere anche al gettito aggiuntivo atteso dalla rottamazione delle cartelle Equitalia, circa 3,4 mld complessivamente nel 2017 e 2018.

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