«Questo è il quarto Natale che si trascorre in queste condizioni. E il fatto di essere in Italia non esime da privazioni e sofferenze. Non è facile, anche se si è qui». Lo dice il fuciliere di Marina, Massimiliano Latorre accusato, con il marò Salvatore Girone, di aver ucciso nel 2012 due pescatori indiani scambiandoli per pirati. Unica consolazione: «Finalmente ci siamo affidati ad una Corte internazionale super partes, quella dell'Aja, che esaminerà il caso in cui siamo coinvolti».
Al momento Latorre è in Italia con un permesso speciale concessogli dalla Corte Suprema indiana per curarsi dai postumi di un ictus. A New Delhi ora si trova Salvatore Girone. Il permesso di Latorre scadrà il prossimo 16 gennaio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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