Il governo è pronto a un'altra retromarcia: questa volta sulla plastic tax. Il gettito stimato (un miliardo di euro nel 2020; ndr) «è un effetto ottico» e la misura sarà «profondamente rivista» con un emendamento del governo che sarà «formalizzato la prossima settimana», ha dichiarato ieri il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, aggiungendo che la proposta sarà frutto del confronto con le categorie interessate e per effetto della «calibrazione» il gettito sarà «significativamente ridotto e la modulazione sarà collegata a incentivare il riciclo e l'innovazione tecnologica». Il ministro non ha chiarito ma è probabile che ci si concentri sia su una riduzione dell'imposta (attualmente 1 euro per ogni chilo di materie plastiche usate) sia sull'esclusione dei prodotti realizzati con plastica riciclata.
«La manovra sarà migliorata e non peggiorata dal passaggio parlamentare, mentre c'è uno spettacolo non del tutto edificante di discussione», ha commentato Gualtieri alludendo all'impasse in cui si trovano il dl fiscale e il ddl Bilancio. Domani pomeriggio in commissione Finanze della Camera riprenderanno le votazioni sugli emendamenti al collegato alla manovra e dovrebbe anche essere depositato il pacchetto di modifiche dei relatori Carla Ruocco (M5S) e Gian Mario Fragomeli (Pd). Tra le proposte avanzate c'è lo scontrino unico, dal 2021, per chi effettua pagamenti con le carte attraverso l'utilizzo del Pos per consentire di far coincidere la certificazione fiscale con la tracciabilità bancaria e semplificare gli adempimenti per commercianti ed esercenti. Prevista anche una nuova definizione del calendario fiscale, spostando la scadenza del 730 da luglio al 30 settembre. La maggioranza, intanto, deve trovare una sintesi su diversi capitoli, dalla revisione della stretta sugli appalti a quella sul carcere per gli evasori. Resta in sospeso, il taglio dell'Iva sugli assorbenti femminili e il ritocco delle norme sui Pir. Il provvedimento è atteso in Aula a Montecitorio tra venerdì e sabato per la discussione generale.
La commissione Bilancio del Senato riprenderà l'esame della manovra da martedì. Molti i nodi aperti: oltre alle correzioni sulle microtasse (che valgono oltre 1,5 miliardi) si sta discutendo anche la detassazione dei premi di produttività per gli statali e la proroga della cedolare secca per i negozi. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha ipotizzato un esonero contributivo al 100% fino a 3 anni per i datori di lavoro che mantengono in servizio le neo-mamme al rientro dalla maternità.
La misura è stata criticata dal Pd in quanto eccessive premiante rispetto a un normale principio di rispetto delle regole. Intanto, il capogruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida, ha annunciato la presentazione di emendamenti per l'abolizione del reddito di cittadinanza in modo da destinare gli 8 miliardi di costo ad altri capitoli di spesa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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