"MaZinga" non è un'invenzione della sinistra: il super robot era già stato ingaggiato dalla Lega

In Rete l'eroe era diventato virale mesi fa, ma per celebrare il leader del Carroccio

"MaZinga" non è un'invenzione della sinistra: il super robot era già stato ingaggiato dalla Lega

Fatelo sapere ai titolisti di Repubblica e ai tifosi del patto d'acciaio M5s-Pd. «MaZinga», crasi creativa dai nomi dei due leader Di Maio e Zingaretti, era perfetto... solo che era già stato prenotato. In tempi non sospetti, sei mesi fa o giù di lì, il protagonista del celebre cartone animato degli anni '70-'80 era tornato virale su social e chat di Whatsapp. Beffa delle beffe, non veniva associato alla prodigiosa quanto improbabile comunione di intenti tra grillini e democratici, bensì il supereroe giapponese aveva nientemeno che il volto di Matteo Salvini.

Proprio così, con tanto di sigla parodiata ad opera del «compositore, scrittore e pittore» padovano Fabio Lucentini, 44enne simpatizzante del ministro dell'interno. Nel testo, appositamente modificato secondo la dottrina del Capitano, spuntano armi fantascientifiche che faranno accapponare la pelle a chi intravede nello slogan MaZinga la fine del papeetismo al potere. E invece ecco il «doppio bacione», il «disintegratore Fornero», la «ruspa diabolica», fino all'esplosione del ritornello «Attenti clandestini i porti sono chiusi c'è Salvini... Lega Nord Salvini... Lega Nord!».

È vero, nel luna park della Rete c'è ogni genere di attrazione ed è davvero complicato riuscire a inventarsi qualcosa di inedito. E più la trovata di qualche geniaccio abile a smanettare con effetti e fotomontaggi è trash, più diventa «virale». Ma qui non si fa in tempo a familiarizzare con una formula che si è costretti ad azzerare tutto.

Sui giornali e nel Palazzo si sostiene che MaZinga, anche se il gigante giallorosso finora esiste solo nella fantasia dei sui ispiratori politici, sia capace di mirabolanti imprese come il taglio dei parlamentari, la riforma della legge elettorale, il blocco dell'aumento dell'Iva, il completamento delle grandi opere eccetera eccetera. Adesso però si scopre che l'inossidabile robot nasconde un passato scomodo da sovranista in cui brandiva la «spada di Legnano» e con la forza del «tuono di Riace» scatenava missili «Saviano perforanti».

Niente da fare, anche l'iconografia del Grande Mazinger era stata fagocitata dalla narrazione leghista, stai a vedere che Koji Kabuto e Tetsuya fanno merenda con pane e nutella e sotto l'uniforme indossano una felpa con la scritta Milano Marittima.

Un altro macigno sulla strada della trattativa M5s-Pd: bisognerà cercare un nuovo personaggio di riferimento per dei bei titoli ad effetto. Ma fortunato è il Paese che non ha bisogno di supereroi...

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