Merkel commemora l'attentato e ammette le falle nella sicurezza

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ammesso che lo Stato ha commesso degli errori in materia di sicurezza e di attenzione alle vittime, nell'affrontare il suo primo grande attentato jihadista avvenuto un anno fa a Berlino. L'attacco, commesso dal rifugiato tunisino Anis Amri che a bordo di un camion si era scagliato contro un mercatino di Natale, aveva ucciso 12 persone, tra cui l'italiana Fabrizia Di Lorenzo, e ne aveva ferite circa cinquanta.

A una cerimonia in ricordo delle vittime, che hanno accusato la cancelliera di essere impreparata a gestire l'emergenza terrore, la leader del governo tedesco ha affermato: «Oggi è un giorno di tristezza, ma anche di mostrare la volontà di far sì che ciò che non è stato fatto venga fatto meglio».