L'ondata di migranti dalla Libia, prevista per l'estate, è iniziata con 2.085 partenze nel fine settimana. Da venerdì sono arrivati da sole, grazie alle Ong e con una nave della Marina, 1.435 persone. Altre 650 sono state intercettate dai libici e riportate a terra. A bordo di Sea watch 4 ci sono 455 migranti, che i talebani dell'accoglienza tedesca chiedono di sbarcare urgentemente in Italia. E un gommone con 97 persone verrà soccorso grazie ad un'operazione della Guardia costiera italiana su richiesta di quella libica. A bordo qualcuno che parla la nostra lingua ha chiamato Alarm phone dicendo chiaramente: «Vogliamo entrare in Italia, ma non ci riusciamo, la barca non funziona. Che facciamo?». E il servizio «taxi» del soccorso si è messo in moto spinto dalla macchina mediatica pro Ong. Questa volta sono riusciti a fare rilanciare la telefonata in italiano via Twitter da Piazza pulita de La 7.
Peccato che gli ultimi arrivi hanno sfondato il tetto dei 10mila migranti sbarcati (10.448) da gennaio, un numero triplicato rispetto lo scorso anno e 13 volte tanto il 2019 quando il ministro dell'Interno era Matteo Salvini.
E sta arrivando Sea watch 4 con il suo carico di 455 migranti grazie a sei salvataggi/recuperi in 72 ore. Ocean Viking la nave di Sos Mediterranee ha sbarcato ieri ad Augusta 236 persone. Una fonte del Giornale, in prima linea nella lotta all'immigrazione clandestina via mare, spiega «che non avevamo mai visto partenze con mare forza 4, ma la scorsa settimana, davanti alle coste libiche era arrivata Ocean Viking. La nave delle Ong è riuscita a imbarcare 236 migranti, ma un gommone è affondato. È un fattore di attrazione mortale». In seguito il mare si è calmato e sono partiti in 2000 da venerdì. Un pattugliatore della Marina militare, che fa parte dello schieramento Mare sicuro, ha soccorso 49 persone su un gommone a 75 miglia dalle coste libiche. È la prima volta dopo mesi che la Marina porta in Italia dei migranti.
L'hotspot di Lampedusa nel fine settimana stava esplodendo con quasi 800 presenze su 250 posti e sono iniziati i trasferimenti. Gruppi di tunisini sono arrivati con sbarchi autonomi e altri natanti sono stati soccorsi al largo dell'isola.
«Oltre 700 sbarchi a Lampedusa e due Ong che battono bandiera norvegese e tedesca che fanno rotta verso l'Italia, il tutto in poche ore. La situazione è molto preoccupante. Contrastare scafisti, trafficanti e organizzazioni criminali è un dovere dell'esecutivo, nell'indifferente silenzio della Ue. È necessario un confronto immediato con il capo del Governo» ha dichiarato in una nota Nicola Molteni, sottosegretario leghista all'Interno.
Ieri un natante si è capovolto al largo di Zawya: I corpi di 11 migranti sono stati portati a riva dal mare e 12 salvati dalla Guardia costiera libica. Un barcone con 97 persone partito da Zwara, altro hub dei trafficanti, è stato avvistato da un aereo di Frontex. Alarm phone ha rilanciato la telefonata in italiano giunta da bordo e la Guardia costiera libica, che aveva assunto il coordinamento del soccorso, ha rinunciato a causa delle cattive condizioni del mare di nuovo pericoloso. A questo punto si è attivata la Guardia costiera italiana, che ha dirottato due mercantili in zona sul barcone in difficoltà. L'Onu continua ad alimentare la propaganda delle Ong.
Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr annuncia: «Ancora morti nel Mediterraneo. Ancora una volta, lo ripetiamo: non si può ritardare la ripartenza di un sistema coordinato dagli Stati di ricerca e salvataggio». L'ultima volta Mare nostrum ha sbarcato 91mila migranti in Italia.
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