Milano capitale dell'amianto.Duemila vittime in un anno

Record di decessi in Lombardia, a rischio soprattutto case popolari e scuole. Tumori ai polmoni in aumento costante

Milano capitale dell'amianto.Duemila vittime in un anno

Cristina Bassi

Milano A Milano e in Lombardia è record di morti per l'amianto e di malattie legate alla fibra killer. E i casi sono in costante aumento. Secondo i dati epidemiologici di Ona (Osservatorio nazionale amianto), nel 2017 in regione ci sono state 2mila vittime per patologie causate dall'asbesto, il materiale altamente dannoso per la salute. Milano e l'hinterland sono le aree più colpite tra quelle lombarde. In particolare a rischio sono le case popolari e gli edifici scolastici.

«Milano è la capitale dell'amianto - sottolinea il presidente Ona Ezio Bonanni -, con record di casi di mesotelioma. Una patologia, insieme alle altre correlate all'asbesto, che è in continuo aumento, in Lombardia più che in altre regioni. Nella cintura industriale di Milano alla quantità si aggiunge una particolare trascuratezza nelle misure di sicurezza che, seppur in sé poco efficaci, avrebbero quanto meno diminuito le esposizioni e dunque l'impatto della fibra killer sulla salute dei lavoratori e dei cittadini». L'allarme è emerso ieri nel corso di un dibattito al Tribunale di Milano organizzato da Ona in collaborazione con Labour Network dal titolo «Come difendersi dall'amianto: responsabilità civili, penali e profili previdenziali».

Stando ai dati Ona, dal 2000 i casi di mesotelioma sono in netto e costante aumento, in linea con le rilevazioni del registro mesotelioma Regione Lombardia. Dal 2000 al 2014 sono stati censiti in totale 5.897 casi. Nel 2017 sono stati segnalati attraverso la piattaforma interattiva Ona Repac più di 500 casi di mesotelioma. Se si considerano le altre patologie causate dall'amianto, almeno il doppio dei decessi rispetto a quelli provocati dal mesotelioma è riconducibile al cancro ai polmoni (1.000 vittime). Il totale per tutte le malattie di questo tipo in Lombardia lo scorso anno arriva appunto a 2mila morti. Milano e l'hinterland sono in testa alla classifica, con 882 decessi (periodo 2000-2015), a Milano città sono stati 653. Seguono le province di Bergamo (564), Varese (453), Pavia (491), Monza e Brianza (394), Brescia (387), Como (237), Cremona (171), Lecco (166), Mantova (140), Lodi (112), Sondrio (83), Valcamonica (34).

Spiega il pm di Milano Maurizio Ascione, che ha istruito diversi processi per le morti da amianto: «Il mondo del lavoro purtroppo deve registrare negli ultimi anni una lunga serie di casi di neoplasie dipendenti dalle fibre di amianto. La magistratura sta seguendo un complesso e profondo percorso sulla tematica. Forse però può diventare importante una riflessione, anche in altre sedi, prima di tutto del legislatore». Luciano Mitti, docente alla Temple University di Philadelphia, sottolinea come «la ricerca sul mesotelioma nel mondo ha sofferto di una scarsezza di fondi disponibili e in Italia, purtroppo, anche di una gestione politica delle risorse. Questo non ha impedito che in laboratori fuori dal nostro Paese ricercatori italiani stiano ottenendo risultati straordinari» nel campo delle terapie. In Lombardia c'è ancora il 33 per cento della presenza di amianto in Italia: oltre 210mila siti censiti, di cui il 12 per cento nel settore pubblico e l'88 per cento nel privato, per un totale di 6 milioni di metri quadrati.

Di questi, 1,5 metri quadrati sono di amianto «in matrice friabile», che se non bonificato continua a causare malati e morti. La presenza di coperture in cemento amianto in Lombardia è stimata in oltre due milioni di metri cubi e la maggior parte (quasi 567mila) si trova tra Milano e Monza e Brianza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica