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La ministra Grillo nomina un esperto pro Stamina

Nel Consiglio superiore di sanità entra Ricordi: appoggiò Vannoni. Quegli intrecci con Conte

La ministra Grillo nomina un esperto pro Stamina

Si chiama Camillo Ricordi e anche se il professore dell'Università di Miami, laureato alla Statale di Milano, è uno dei diabetologi più noti al mondo, il suo nome è rimasto legato a una presa di posizione controcorrente sul metodo Stamina. Quando furoreggiava la polemica sull'infusione di cellule mesenchimali, tra inchieste della Procura di Torino e code della speranza agli Spedali Civili di Brescia, mentre Veronesi e i massimi nomi della comunità scientifica si scagliavano contro il metodo Vannoni, l'esperto di comunicazione convertitosi in fondatore della Stamina Foundation, nel 2014 Ricordi pronunciò parole che suonarono come un sostegno a Stamina, già pluricondannato da medici e studiosi: «La validità di Stamina non è stata né provata né smentita». Di più, Ricordi si offrì di collaborare per la sperimentazione. Gli piombarono addosso fulmini e tuoni: il più fragoroso fu scatenato dalla scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo.

Così, appena il nome di Ricordi è stato diffuso da una nota degli uffici del ministro della Sanità, Giulia Grillo, come uno dei trenta membri non di diritto del Consiglio superiore di Sanità, il ricordo è andato a quei giorni convulsi, prima che la pseudo terapia, poi diventata cura compassionevole, fosse messa al bando.

Camillo Ricordi, noto nel mondo scientifico per le sue ricerche sul trapianto di insulae pancreatiche contro il diabete, un tentativo di evitare il trapianto d'organo attraverso il trasferimento di singoli gruppi di cellule, dal punto di vista mediatico ha fatto più scalpore per i suoi interventi sul blog di Beppe Grillo. Più volte, il fondatore dei Cinque Stelle ne ha citato opere e attività. Anche per questo la nomina ha acceso la fantasia politica molto più di quella del rettore dell'Humanitas, Marco Montorsi, o della virologa membro della commissione Nobel, Maria Masucci, o di Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, o ancora di Bruno Dallapiccola, del Bambin Gesù, di Andrea Giustina del San Raffaele, per citare solo alcuni luminari.

A mettere in relazione Stamina ai 5stelle, il fatto che i pentastellati siano stati tra i primi sponsor del rapido ingresso del metodo Vannoni tra le corsie d'ospedale. Ma c'è altro. Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha legato il suo nome a Stamina. Nella precedente vita, l'avvocato Conte ha assistito una famiglia che chiedeva le infusioni secondo il metodo Stamina per la figlia Sofia, affetta da leucodistrofia metacromatica. Correva l'anno 2013.

Sei anni dopo la nomina di Ricordi.

Vale la pena ricordare che il professore di Miami ha ricoperto numerosi altri incarichi di prestigio: esperto della sanità nominato dall'Unione Europea, dal National Institutes of Health degli Stati Uniti d'America, della Canadian Diabetes Association e della Juvenile Diabetes Foundation.

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