Niente Congresso anticipato. Matteo Renzi accontenta la minoranza e ripropone il ritorno al Mattarellum, trovando spiragli di dialogo. "Ho presentato a luglio la proposta sul Mattarellum ora sono contento che possa diventare la posizione di tutto il Pd", ha commentato Roberto Speranza che ieri ha lanciato la sua candidatura a segretario del partito.
Per Davide Zoggia, che ha abbandonato, insieme a Speranza, l'Assemblea nazionale subito dopo la fine dell'intervento di Renzi,"ci sono margini per provare a ricostruire. Noi non ci sottraiamo alla discussione" ma è sbagliato "considerare i 13 milioni di Sì come un proposta politica", nell'intervento del segretario Renzi è mancata "la questione sociale". Tema su cui ha picchiato dure anche Speranza: "Abbiamo perso sulla questione sociale" un tema "che non si può sottovalutare. Quando si aprirà un tavolo con insegnanti e studenti per cambiare la buona scuola? Quando cambiamo sui voucher?", si è chiesto l'aspirante segretario. Anche per Guglielmo Epifani è necessaria una modifica dei voucher per ricucire il rapporto tra il Pd e i giovani."Se andiamo nelle università, nelle scuole tra i disoccupati del mezzogiorno cogli che sta crescendo la distanza tra loro e il Pd e la cosa grave è che la distanza non è fatta di rabbia ma di disincanto", ha aggiunto chiedendo che il Pd "riparta dalla lotta alle diseguaglianze che deve essere il cardine sul quale ci giochiamo l'unità del partito".
Gianni Cuperlo, invece, nel suo intervento, ha espresso "solidarietà umana a Matteo Renzi per la sconfitta al referendum "ma - ha aggiunto - con la stessa sincerità sento il bisogno di un'alternativa alla guida del partito". "Noi dobbiamo ritrovare la rotta e la bussola e una sinistra che he si rimetta in sintonia con un popolo in parte deluso", ha ammonito Cuperlo che ha chiesto di svolgere il congresso prima delle elezioni politiche."Non si ricostruisce un Paese e la sinistra se - ha spiegato l'esponente della minoranza dem - non siamo capaci di ridefinire la nostra natura. Facciamolo presto, in un congresso, comunque, prima delle elezioni politiche. Per rimetterci in sintonia con l'Italia. Un congresso che stupisca per la passione, per l'umiltà". Cuperlo ha anche rivendicato il suo sì al referendum che ha definito un voto politico e "il trailer del ballottaggio dell'Italicum che non si terrà più".
Ora"abbiamo davanti mesi difficili che possono però segnare una riscossa", ha sottolineato l'esponente della minoranza dem.
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