Un Natale con lo smog L'Italia nella mappa dell'aria irrespirabile

Milano è come Pechino, una delle «zone rosse» del pianeta. Ma anche il resto del Paese è nei guai

Un Natale con lo smog L'Italia nella mappa dell'aria irrespirabile

Sulla Pianura Padana spicca il rosso, il peggior segnale per la concentrazione della massa di inquinanti. Milano poi è tristemente associata a New York, Londra o a Pechino, dove il cielo è stato inghiottito da una cappa di smog color polvere.Il brutto primato lombardo è stato attribuito dall'Ozone Monitoring Instrument olandese-finlandese che, a bordo del satellite Aura, ha raccolto i dati tra il 2005 e il 2014 poi analizzati dagli scienziati che hanno delimitato le zone rosse, quelle dell'inquinamento più alto e pericoloso.E se dal satellite scendiamo nelle strade di Milano, è la puzza dell'aria che si respira a farti trattenere il fiato. E è da 4 anni che a Milano non si respirava così male. I livelli di pm10 sono a 104 microgrammi per metro cubo, al di sopra del valore limite di 50 microgrammi. E da oltre tre settimane, cioè dal 25 novembre, la città è nella morsa. Neppure il meteo viene in soccorso. Secondo l'Arpa da oggi fino a domenica in Lombardia ci sarà tempo stabile, grazie a una vasta e robusta area anticiclonica.Che fare dunque? Scappare da Milano, ma per andare dove? A Roma i problemi sono più o meno gli stessi ed è inutile scendere fino a Palermo. Anche lì, in Regione, si litiga «per i continui e ripetuti sforamenti dei livelli di Pm10».In ogni regione si tentano i soliti provvedimenti tampone. A Milano c'è l'invito a usare a prezzi stracciati i mezzi pubblici. Atm e Comune hanno trasformato il biglietto singolo in giornaliero. Trenord ha lanciato il Green pass: una sorta di mini abbonamento che, al costo di 20 euro, consentirà un numero illimitato di viaggi. Fino alla vigilia di Natale, l'abbonamento giornaliero di BikeMi sarà gratuito per tutti, mentre i mezzi di superficie saranno gratis per chi accompagna i bimbi a scuola. Poi c'è il solito il divieto di circolazione dei motori diesel euro 3 senza filtro antiparticolato, oltre alla diminuzione di un grado della temperatura degli edifici (che passa da 20 a 19 gradi) e la riduzione di 2 ore del servizio di riscaldamento. Misure che secondo molti non bastano. «La Lombardia è una camera a gas e le iniziative regionali sono del tutto inadeguate rispetto alla gravità della situazione», tuona il M5S lombardo. L'associazione «Cittadini per l'aria» critica il provvedimento studiato per affrontare le emergenze smog (il blocco dei diesel Euro 3) perché «di fatto è inapplicato e incoerente rispetto alla serietà del problema. Negli ultimi 15 giorni, 22 persone in più sono morte a causa del livello di inquinamento da Pm10 nell'aria». Dalla capitale economica a quella istituzionale le proposte non cambiano. La Cna di Roma Commercio boccia l'idea di targhe alterne nella fascia verde e propone al commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, misure analoghe a quelle milanesi e l'eventuale stop, in particolari orari, non coincidenti con l'orario tradizionale di apertura degli esercizi commerciali, dei veicoli più inquinanti.Anche Palermo è attanagliata da continui sforamenti dei livelli di PM 10.

Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia chiede misure Calibrate che evitino sperequazioni sociali a vantaggio di chi oggi ha più possibilità economiche, magari in una condizione di privilegio dovuto alla riduzione dei mezzi circolanti.

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