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Netanyahu: "Italiani, pagate troppe tasse"

Durante una cena a Expo il premier israeliano traccia uno schema con cui ci spiega dove sbagliamo in materia fiscale

Netanyahu: "Italiani, pagate troppe tasse"

In visita a Expo il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ammirato i padiglioni di Cina, Stati Uniti e Italia, oltre a quello del proprio Paese. E' rimasto molto soddisfatto, "un grande successo", ha ripetuto più di una volta, complimentandosi per l'ottima organizzazione. Più tardi, durante la cena, come riporta il Corriere della sera Netanyahu ha improvvisato una piccola lezione di economia e finanza al proprio interlocutore, il commissario unico dell'esposizione, Giuseppe Sala. A tavola con loro c'erano anche il commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, e la moglie del premier, Sara.

Tutto nasce da una normale chiacchierata, tra una pietanza e l'altra. "Ho sentito - dice il premier israeliano - che il vostro primo ministro Matteo Renzi sta preparando una manovra per abbassare le tasse". Ne nasce un botta e risposta interessante. Netanyahu a un certo punto chiede a Sala: "Lei quanto paga di tasse?". Il commissario unico risponde: "Circa il 50 per cento". Netanyahu stenta a crederci: "Cosa?". E inizia a scuotere la testa. Poi chiede una penna e, sul retro del foglio con il menu della cena, inizia a tracciare un grafico. Si traffa della curva di Laffer (guarda la foto) che incrocia l'aliquota fiscale e le entrate fiscali. Il principio è semplice: se l'aliquota è al massimo (100) le entrate sono pari a zero. Alla fine bisogna trovare un punto di equilibrio che non sia né troppo basso né troppo alto. "Noi abbiamo fatto così e ha funzionato", dice soddisfatto il capo del governo israeliano. Lui per anni è stato ministro delle finanze ed ha una certa esperienza nei conti pubblici.

Sull'argomento interviene anche Diana Bracco, imprenditrice con un recente passato ai vertici dell’associazione degli industriali: "Per le aziende è peggio, la tassazione in Italia è altissima".

Netanyahu spiega che il suo Paese è riuscito a "tagliare l’aliquota fiscale dal 36 al 25 per cento e gli introiti fiscali sono cresciuti". Insomma, conti alla mano è provato che abbassare le aliquote fa aumentare le entrate. La ricetta è servita. Il commissario Sala chiede al premier israeliano: "Posso conservarlo?", indicando lo schemino.

Netanyahu gli risponde, sorridendo, in modo affermativo: "Certo, non è un segreto".

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