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No alla giornata per John Wayne: "L'attore era un razzista"

I parlamentari della California hanno bocciato la proposta di istituire una giornata per celebrare una delle leggende del cinema americano

No alla giornata per John Wayne: "L'attore era un razzista"

Sacramento No al «John Wayne Day»: l'attore western per eccellenza era razzista. Così i parlamentari della California hanno bocciato la proposta di istituire una giornata per celebrare una delle leggende del cinema americano. L'idea di dichiarare John Wayne Day il 26 maggio, giorno della sua nascita nel 1907, era stata avanzata dal repubblicano Matthew Harper. Ma ha incontrato l'opposizione di diversi parlamentari, a cominciare dal democratico Luis Alejo, che nel suo intervento ha puntato il dito contro le idee razziste dell'attore.

In particolare, ricorda la stampa britannica, durante un'intervista a Playboy nel 1971 Wayne aveva sottolineato di «credere nella supremazia bianca fino a quando i neri non saranno educati alla responsabilità». «Non credo - aveva aggiunto - nel dare autorità e posizioni di leadership e giudizio a persone irresponsabili». Ma Wayne non aveva solo la popolazione nera nel mirino. L'attore western aveva anche difeso l'espropriazione da parte dei bianchi delle terre degli indiani d'America, sostenendo che questi ultimi «stavano cercando egoisticamente di tenerle per loro».

La mozione è stata quindi respinta con 35 voti contrari e 20 favorevoli. Contro la decisione si è scagliato Harper, infuriato per la prova di «ortodossia del politicamente corretto». «Opporsi alla risoluzione del John Wayne Day - ha sostenuto il proponente sconfitto - è come opporsi alla torta di mele, ai fuochi d'artificio, al baseball, alla libera impresa e al 4 di luglio».

Ma in un'epoca in cui in America solo le minoranze sembrano ormai avere diritti non sembra davvero esserci più spazio per John Wayne.

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