"Noi, venditori porta a porta col metodo Checco Zalone"

I 9 finalisti: «Sempre col sorriso sulla bocca e pronti alla battuta. Puntiamo tutto sui rapporti umani»

"Noi, venditori porta a porta col metodo Checco Zalone"

Un po' come l'ultimo giapponese che nella giungla continuava a combattere, perché nessuno lo aveva avvertito che la guerra era finita. Ma anche un po' come il Checco Zalone, piazzista dell'aspirapolvere «Fata Gaia», nel film Sole a catinelle.

Il venditore porta a porta nell'era dell'e-commerce e degli acquisti a colpi di clic, è un «mostro» a due facce: la prima è quella di un «dinosauro» semi-estinto dal meteorite web che ha distrutto il suo pianeta un tempo florido e vitale; la seconda è quella, appunto, con la faccia simpaticamente di bronzo del personaggio di Zalone che non si rassegna alla fine del suo mondo e, nonostante tutto, rimane ottimista nel futuro.

I segreti del mestiere? Passione, intraprendenza senso dell'umorismo, sorriso sulle labbra, bella presenza; ma anche tanta passione, competenza ed educazione.

La pensano così - più o meno - i nove finalisti che ieri si sono contesi a Milano l'«Oscar della Vendita»: una specie di «Pallone d'Oro», assegnato dall'Unione italiana vendita diretta, al «Ronaldo» della categoria. Ad aggiudicarsi il trofeo 2018 è stato - guarda caso - un agente della Folletto, nome che si associa all'aspirapolvere come il carciofo al Cynar. Il «CR7» della squadra Folletto si chiama Alex Sampirisi, 35 anni, di Cuggiono (Milano), ragioniere, ottima parlantina. Dote, quest'ultima, fondamentale per chi deve farsi prima aprire il portone del palazzo, poi la porta di casa e, infine, far spalancare la cosa più importante: il portafoglio del potenziale acquirente. Il ragionier Sampirisi ha avuto la meglio su otto suoi colleghi, tutti «appassionati del proprio lavoro»; professionisti del porta a porta (ma anche del faccia a faccia) che, quando il gioco si fa duro, iniziano a giocare senza esclusione di colpi. Compresi quelli bassi. Le donne pare siano le più agguerrite, non foss'altro che per un dato percentuale: il 93% degli agenti appartiene al genere femminile. Che infatti ieri, alla cerimonia di incoronazione del fuoriclasse dell'anno, era in maggioranza e pure bellamente rappresentato: da Sara Bertelli (ex infermiera, bionda e dagli occhi celestiali) a Carla Silvana Franco; da Isa Giuliano ad Aurora Redaelli; da Alessandra Tagliabue a Lucia Toscano.

Quota rosa anche in giuria, grazie alla presenza fascinosa dell'assessore regionale all'Istruzione, Melania Rizzoli, con eleganti pantaloni color cipria.

Ma, nonostante la schiacciante presenza del gentil sesso, a spuntarla è stata la «follia» del venditore Folletto.

Lui, il ragionier Sampirisi, preferito agli altri con la seguente motivazione: «Perfetta calibrazione tra il tempo della presentazione del prodotto e la trattativa commerciale, che l'ha portato all'obiettivo prefissato, cioè una vendita completa, senza dover

ricorrere a nessuno sconto». Obiettivo che, dal punto di vista del compratore, non è proprio il massimo dell'acquisto.

Ma vuoi mettere la soddisfazione di un pavimento tirato a lucido, con l'aspirapolvere di Checco Zalone?

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