Presi a calci e insultati per il colore della pelle. Una linea invisibile unisce due episodi orrendi di razzismo, che si sono verificati rispettivamente a Trento e in provincia di Sondrio.
Il primo è raccontato da una diciannovenne, Elena Iiriti, di Ferrara, che ha denunciato sulla sua pagina Facebook quanto accaduto a un senegalese di 25 anni, offeso da una quarantenne su una corriera diretta a Roma. La donna gli ha impedito di sedersi accanto a lei, intimandogli di andare in fondo al pullman, perché di colore e appartenente a un'altra religione.
«Flixbus con partenza alle 22.00 da Trento direzione Roma - scrive la testimone -. Assieme a me salgono anche altre persone. Tra queste persone sale pure Mamadou, un ragazzo senegalese di 25 anni. Mamadou dopo aver mostrato il biglietto all'autista si dirige al suo posto, fa per sedersi quando... qui no. Vai via, vai in fondo. Ad esclamarlo è quella che dovrebbe essere la sua vicina di posto: una signora italiana verso la quarantina con capelli rossicci. Si rifiuta di farlo sedere motivando più volta perché di colore e perché di un'altra religione».
«Io rimango incredula seduta incapace (e me ne scuso) di intervenire, la signora sbraita, il ragazzo piange - racconta ancora -. Viene chiamata addirittura la polizia! Il ragazzo continua a piangere, è stanco. La polizia arriva e fortunatamente tutto si risolve spostando di posto il ragazzo, facendolo sedere vicino a me». Mamadou è nato in Senegal ma vive da 15 anni a Bolzano, dove monta i forni per un'azienda locale. «Mi ha detto con gli occhi lucidi - racconta Elena - che è stufo, che è stanco di questa cattiveria, che lui non voleva fare nulla semplicemente andare a Roma come tutti noi a trovare un suo amico. Quanto accaduto su questo flixbus mi fa rattristare, mi fa tornare indietro. Non c'è fine alla cattiveria umana».
Lo dimostra anche l'ennesima aggressione razzista a Morbegno, in provincia di Sondrio. La vittima, un senegalese di 28 anni, è stata offesa per il colore della pelle e presa a calci e pugni. È avvenuto attorno alle 2 di sabato notte, mentre il migrante si stava recando al lavoro, in un panificio della città.
Un gruppo di giovani l'ha avvicinato, accerchiato e ha cominciato a insultarlo per il colore della pelle. Poi le botte, tanto che l'immigrato è finito in ospedale.Tra gli aggressori sono stati individuati due giovani del posto, grazie alle telecamere di sorveglianza, che dovranno rispondere dell'accusa di lesioni.
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