Al Nord fino a 2,20 euro al litro per la verde

Milano più cara, ma a Napoli il pieno è light. L'idea San Marino e Slovenia

Al Nord fino a 2,20 euro al litro per la verde

Mentre il governo e i rappresentanti dei benzinai proseguono il braccio di ferro sugli effetti del dl Trasparenza, gli italiani che utilizzano l'auto - sia questa tradizionale a benzina, diesel e gas a doppia alimentazione, oppure «ibrida» - continuano a pagare caro il pieno. Lontano il mondo di una volta: complici le accise, prima ridotte e poi ripristinate, i prezzi medi si attestano a 1,812 euro per un litro di benzina, 1,868 per il gasolio e 0,809 per il Gpl, stando alle ultime rilevazioni dell'Osservatorio Mise. E, alla prova dei fatti, la forbice tra un distributore e un altro, lungo lo Stivale, è ancora ampia. Non solo per le cosiddette «pompe bianche», data l'eterogeneità di marchi, oneri specifici a monte e scelte distributive locali. Spostandosi sulle strade e usando alcune delle più diffuse App di localizzazione, con verifica prezzo praticato, si scopre per esempio che a Roma è arduo trovare la benzina, anche in modalità self service, sotto 1,70 euro al litro, questo weekend, con punte di 2 euro. Per il diesel non è facile scendere sotto 1,80 euro; numerosi peraltro i self intorno ai 2 euro e oltre. Il Gpl, si trova invece tra 0,73 e 0,84 euro al litro.

A Milano la situazione non è distante da quella della Capitale, anzi: la benzina self-service sotto 1,80 euro al litro è cosa rarissima in città. Un dato di fatto questo che fa molto spesso lievitare la verde sopra quota 2 euro e il diesel di qualche centesimo in più, dieci di media. Con picchi oltre 2,20/2,30 euro rispettivamente. Il Gpl si paga invece da 0,74 a 0,91 euro. La vecchia capitale produttiva dell'auto Fiat, Torino, mostra prezzi carburante lievemente migliori di quelle finanziaria e politica. Vanno da 1,65 (a dire il vero un prezzo però molto raro da trovare) a 1,90 euro per la benzina, da 1,78 a 1,95 per il diesel, sempre in modalità self. Il Gpl oscilla tra 0,76 e 0,80 euro.

Che cosa sta accadendo, invece, nel Mezzogiorno? Una grande città del sud come Napoli propone i carburanti a prezzi inferiori, spesso sotto soglie quasi «impossibili» al Nord. Nella città partenopea la benzina è quotata sui cartelloni da 1,66 a 2,13 euro litro (molto di rado a 2 euro). Il gasolio da 1,72 a 2,18 euro. Il Gpl si trova da 0,67 a 0,77 euro.

Staremo a vedere come si evolve questa situazione, nel frattempo molti italiani che abitano nei paraggi vanno a fare rifornimento a San Marino dove il prezzo medio si aggira su 1,45-1,50 euro per litro. Ieri a Basovizza, sul Carso triestino, il costo al primo distributore in Slovenia è di 1,485 euro, circa 40 cent in meno rispetto ai distributori in città.

Guardando le altre nazioni, Francia in primis, alle prese con prezzi, misure e imposte che cambiano come accade ora in Italia, le ultime rilevazioni dicono che il prezzo della benzina in Italia a gennaio è adiacente da un lato a quello di Germania, Estonia, Belgio e Paesi Bassi (poco più convenienti) e dall'altro a Svizzera, Francia, Grecia e Finlandia (poco più care). Nazioni che si trovano a meno di dieci centesimi al litro dal nostro prezzo medio, prima dell'attivazione delle nuove misure volute da governo.

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