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Nuova crepa in maggioranza. Scoppia la grana della banca popolare di Bari

Due ore di cdm straordinario per salvare la Banca. Ira di IV: "Grave rottura, non ci stiamo". E la Lega: "Conte si dimetta"

Nuova crepa in maggioranza. Scoppia la grana della banca popolare di Bari

La maggioranza di governo non può aspettare il tagliando di gennaio. L'esecutivo giallorosso, che domani celebrerà i primi 100 giorni a palazzo Chigi, perde i pezzi proprio in quell'ala della maggioranza, forse più fragile, ma anche più quotata. Mentre i rapporti con Italia Viva di Matteo Renzi sembrano sempre più conflittuali.

Non sono però solo i travagli interni del Movimento a mettere in difficoltà Conte. Un'altra grana rischia di minare l'equilibrio dell'esecutivo.

Arriva il commissariamento per la Banca popolare di Bari. La notizia, trapelata in giornata, diventa ufficiale di venerdì sera a ora di cena e mercati chiusi. Mentre a palazzo Chigi si riunisce il Consiglio dei ministri per affrontare il dossier e probabilmente emanare un decreto ad hoc, la Banca d'Italia "ha disposto lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo" dell'istituto, sottoponendolo alla procedura di amministrazione straordinaria, "ai sensi degli articoli 70 e 98 del Testo Unico Bancario, in ragione delle perdite patrimoniali", si legge in un comunicato sul sito della Popolare. Con il provvedimento "sono stati nominati il dott. Enrico Ajello e il prof. Antonio Blandini quali Commissari straordinari, mentre l'avv. Livia Casale, il dott. Francesco Fioretto e l'avv. Andrea Grosso sono stati nominati componenti del Comitato di sorveglianza. A questi ultimi è affidato il presidio della situazione aziendale, la predisposizione delle attività necessarie alla ricapitalizzazione della banca nonché la finalizzazione delle negoziazioni con i soggetti che hanno già manifestato interesse all'intervento di rilancio della banca".

La PopBari "prosegue regolarmente la propria attività - si assicura - La clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia". L'accelerazione sulla vicenda è repentina: nel pomeriggio, parlando in conferenza stampa a Bruxelles, il premier Giuseppe Conte aveva assicurato: "Il sistema bancario italiano è solido e in buona salute, negli ultimi due anni ha compiuto grandi progressi. Al momento non prevediamo nessun intervento per nessun istituto". Ma poche ore dopo, il cda della banca è stato convocato dalla Vigilanza di Bankitalia: ieri il board aveva avviato le procedure per un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex amministratore delegato e di ex dirigenti. L'istituto, si apprende, è alle prese con un piano di ristrutturazione con un aumento di capitale fino a un miliardo di euro. La vicenda provoca mal di pancia anche nel governo: come annunciato, Italia Viva diserta la riunione del Cdm, convocato "senza alcuna condivisione e dopo aver espressamente escluso ogni forzatura o accelerazione su questa delicata materia" segnando "un gravissimo punto di rottura nel metodo e nel merito", accusa Luigi Marattin, vicepresidente dei deputati renziani. "Stupisce che chi per anni ci ha attaccato demagogicamente su provvedimenti finalizzati a sostenere i risparmiatori - sottolinea- si renda oggi responsabile di una operazione incredibile, finalizzata più a salvaguardare le responsabilità di chi doveva gestire e/o vigilare e non l'ha fatto".

L'attacco della Lega

"Come può nel giro di poche ore il presidente del Consiglio sostenere che sulla Banca popolare di Bari non ci sarà nessun intervento salvo convocare un cdm d'urgenza a distanza di poche ore mentre Bankitalia ordina il commissariamento dell'istituto? Un pacato "no comment" avrebbe evitato una farsa e sarebbe stato più serio anche a mercati aperti", hanno tuonato Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. Che poi hanno aggiunto: "Vorremmo capire cosa è successo da questo pomeriggio a stasera: dal tutto bene al fallimento. Siamo nelle mani di una persona instabile o incapace che guida il governo del Paese. Conte si dimetta immediatamente: facciamo appello ai partiti di questa maggioranza per far finire al più presto questa disastrosa e pericolosa esperienza".

Due ore di Cdm

Il Cdm si è concluso alle 23 senza l'approvazione del decreto legge contenente interventi straordinari per la Banca popolare di Bari, commissariata da Banca d'Italia. Il ministro Gualtieri ha riferito che la Banca d'Italia ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Bari e ha deliberato la sottoposizione della Banca stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi degli artt. 70 e 98 del testo unico bancario. Banca d'Italia ha nominato Enrico Ajello e Antonio Blandini commissari straordinari e Livia Casale, Francesco Fioretto e Andrea Grosso componenti del comitato di sorveglianza. Dopo ampia discussione, il Consiglio dei Ministri ha espresso la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento della Banca.

Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi.

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