Nuovo naufragio nel Mediterraneo: otto morti Ragusa, arrestati tre scafisti: uno ha 17 anni

Nuovo naufragio nel Mediterraneo: otto morti Ragusa, arrestati tre scafisti: uno ha 17 anni

Otto morti e 375 persone salvate al largo della Libia. Sono i numeri che raccontano l'ennesima tragedia del mare, ma anche gli sforzi per limitare le vittime. A riferirli la Ong spagnola Proactiva Open Arms, una delle organizzazioni non governative che non si sono nemmeno presentate al Viminale per la firma del codice di regolamentazione, la stessa che nei giorni scorsi aveva tratto in salvo 167 persone, recuperando da un gommone 13 cadaveri. Sul posto diversi mezzi di soccorso. Anche la «Golfo azzurro» gestita dall'organizzazione non governativa, è intervenuta in aiuto di quattro gommoni, dove sono state trovate le vittime. Tra i migranti, informa, 77 donne e 52 bambini. In azione sul posto pure una nave mercantile. «Siamo qui per impedire altre morti», spiegano dallo staff della Ong. Sul posto anche la «Aquarius» della italo-franco-tedesca Sos Mediterranee, un'altra Ong che non ha aderito ai colloqui per la stesura del nuovo protocollo del Viminale: «I nostri rinforzi sono qui».

E ieri tre scafisti sono stati fermati dalla polizia dopo lo sbarco ieri di 354 migranti a Pozzallo con nave «Peluso» della Guardia costiera. Si tratta di un ghanese di 37 anni, di un gambiano di 25 e di un senegalese di 17 anni.

Sono stati 62 in tutto gli scafisti fermati nel 2017 (6 minori). La polizia è ancora impegnata a gestire il trasferimento dei migranti giunti in queste ultime ore presso le strutture individuate sul territorio nazionale dalla prefettura di Ragusa.

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