Stefano Parisi continua, in gran riserbo, a stringere i bulloni e ad assemblare i pezzi del suo progetto politico. Oggi tornerà a Roma per il fine settimana, ma farà presto ritorno nel capoluogo lombardo per una serie di appuntamenti con esponenti di Forza Italia, del mondo industriale e della società civile. A Milano, poi, giovedì riunirà i fedelissimi della sua lista civica e i suoi sostenitori più stretti. Si tratta di una seconda convocazione - la prima avvenne a luglio e fu molto partecipata con oltre 600 persone - e questa volta la riunione avrà luogo al Teatro San Carlo.
L'incontro sarà concentrato sulla convention del 16 e 17 settembre, una due giorni alla quale Parisi sta lavorando ventre a terra consapevole che si tratterà di un grande biglietto da visita politico e di una chance da giocarsi al meglio per dare una scossa e un segnale forte a tutta l'area dei moderati «alla ricerca di buona politica». In quell'occasione ai suoi sostenitori comunicherà ufficialmente la location della kermesse meneghina (che si svilupperà attraverso «soluzioni logistiche non tradizionali») e risponderà alle domande.
Parisi in questi giorni ha fatto alcuni sopralluoghi e presto sceglierà il teatro dove mettere in campo la sua personale «Leopolda» delle idee. In questo senso Mister Chili ci tiene a far sapere che la selezione degli invitati non trasformerà la convention in una sorta di assemblea bis di Confindustria, ma sul palco ci saranno anche nuove generazioni di imprenditori e di rappresentanti della società civile, appartenenti a mondi meno conosciuti. Senza escludere «qualche sorpresa». Ci saranno sessioni tematiche, si chiederà di non fare interventi troppi lunghi, si ragionerà su economia, fisco, sulla riforma della Pubblica amministrazione, sull'immigrazione. Ma l'ex dg di Confindustria non si tirerà indietro neppure dall'esporre la sua idea di politica, con una sorta di manifesto per un nuovo centrodestra.
Gli appuntamenti più strettamente politici e legati alla due diligence per il rilancio di Forza Italia sono in via di definizione. La settimana prossima si sentirà con Berlusconi per fissare la data del loro incontro, un faccia a faccia nel quale Parisi gli esporrà la fotografia dello stato di salute di Forza Italia, un lavoro che in queste settimane ha effettuato con scrupolo («i compiti li ho fatti», scherza Parisi). Parisi a settembre andrà prima a Fiuggi ospite della kermesse di Antonio Tajani e a seguire si sposterà da Gaetano Quagliariello a Matera. Poi a metà settembre si prenderà la scena, declinerà il suo progetto politico e lo farà nello stesso fine settimana in cui un altro degli aspiranti leader del centrodestra - Matteo Salvini - salirà sul palco di Pontida. Una coincidenza che inevitabilmente farà scattare paragoni e possibili botta e risposta a distanza.
Sulla presenza di Berlusconi alla convention l'entourage di Parisi non si sbottona - «non hanno ancora avuto occasione di parlarne» - ma l'impressione è che i due concorderanno insieme i passaggi strategici di quella che si annuncia come una vera e propria discesa in campo.
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