Ancora scontro tra la magistratura e Matteo Salvini. Dopo l'ok della Cassazione al sequestro dei conti del Carroccio di fatto lo stesso ministro degli Interni e i capigruppo della Lega hanno parlato di una "sentenza politica che mette a rischio la democrazia". I toni dello scontro nelle ultime ore si sono accesi sempre di più e dopo le proteste del Csm e dell'Anm di ieri sera, è arrivata una nuova presa di posizione dell'Associazione Nazionale Magistrati: "In merito al dibattito successivo alla sentenza emessa dalla Suprema Corte di Cassazione relativa al sequestro di somme di un movimento politico, l'Associazione Nazionale Magistrati ribadisce con forza che i magistrati non adottano provvedimenti che costituiscono attacco alla democrazia o alla Costituzione, nè perseguono fini politici, ma emettono sentenze in nome del popolo italiano, seguendo principi e regole di diritto di cui danno conto nelle motivazioni", ha fatto sapere l'Anm.
Pronta la replica del ministro degli Interni che ha affermato: "Che io non possa a andare a parlare con il presidente della Repubblica mi sembra bizzarro, è il garante della Costituzione. Il rispetto il lavoro della stragrande maggioranza dei giudici italiani, che al 99% obiettivamente fanno bene, senza pregiudizi il proprio lavoro".
Infine lo stesso Salvini mette nel mirino il verdetto della Cassazione: "La Lega sarebbe il primo partito in Italia e in Europa ad essere messo fuori legge con una sentenza non definitiva per degli errori commessi da qualcuno 10 anni fa e in cui io non c’entro niente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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