C'è primo sì alla riforma: i 18enni potranno votare al Senato

La commissione Affari costituzionali vota all'unanimità l'emendamento che permette ai 18enni di votare per il senato e ai 25enni di diventare senatori. Parrini: "Il provvedimento sarà presto in Aula"

C'è primo sì alla riforma: i 18enni potranno votare al Senato

A 18 anni si potrà votare per il Senato e a 25 si potrà diventare senatori. Ad annunciaro è il capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali, Dario Parrini, che ha reso noto l'approvazione dell'emendamento che riforma l'elettorato.

L'emendamento, a firma del senatore dem, proponeva di parificare l'elettorato del Senato a quello della Camera. Ma non si tratta solo di abbassare l'età in cui è possibile andare alle urne, per eleggere deputati e senatori. L'emendamento, infatti, modifica anche l'elettorato passivo, il che permetterà ai ragazzi dai 25 anni in su di diventare senatori. "Si tratta di una riforma epocale- ha spiegato Parrini- Si supera la paradossale e ormai anacronistica esistenza di un ramo del Parlamento dotato degli stessi poteri dell'altro ma non eletto a suffragio universale e si dà un segnale di giustizia, di serietà e di attenzione verso milioni di giovani tra i 18 e i 25 anni che sono tuttora dei cittadini con diritti politici dimezzati". E infine annuncia: "Il provvedimento andrà al più presto in Aula".

Su Twitter, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, del Movimento 5 Stelle, ha esultato per l'approvazione dell'emendamento che abbassa l'età dell'elettorato attivo e passivo: "Rispettiamo gli impegni presi- ha dichiarato, dopo aver spiegato la scelta della commissione-avanti con il cronoprogramma delle riforme!".

L'emendamento di Parrini è stato approvato all'unanimità. La stessa cosa, invece, non era accaduta per la proposta di legge, che aveva visto l'astensione di Forza Italia.

Attualmente, per votare al Senato bisogna aver compiuto i 25 anni, mentre per candidarsi e eventualmente essere eletti come senatori

occorre avere 40 anni. Alla Camera, invece, bastano i 18 anni per poter andare alle urne, mentre per la candidatura ne servono 25. L'emendamento propone che entrambe le camere prevedano le stesse regole.

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