«In Basilicata il centrodestra unito candiderà come governatore, su indicazione di Forza Italia, il generale Vito Bardi». Silvio Berlusconi a Tgcom24 annuncia di aver sbloccato la trattativa per il presidente della Basilicata, ufficializzando la candidatura alle Regionali del 24 marzo del 68enne generale in pensione della Guardia di Finanza. Un candidato su cui fino a sabato si registrava lo stop del Carroccio che minacciava di presentare un proprio candidato, il senatore lucano Pasquale Pepe. L'investitura, invece, è arrivata dopo che il Cavaliere ha sentito telefonicamente Matteo Salvini e Giorgia Meloni, spazzando via tentennamenti e voci di rottura. «Sono contento - aggiunge Berlusconi - che anche la Lega e Fratelli d'Italia abbiano detto sì alla nostra proposta».
La scelta di Bardi - frutto anche del lavoro di tessitura svolto dal coordinatore regionale Giuseppe Moles - testimonia che l'accordo siglato alcuni mesi fa tra i leader del centrodestra, con l'assegnazione della Basilicata a Forza Italia, ha tenuto. Ora si tenterà un'impresa storica: vincere in una regione in cui il centrodestra non è mai andato oltre il 30%.
Nella mente di Berlusconi - che andrà presto a trovare l'amico Umberto Bossi - non ci sono solo le elezioni regionali, ma anche e soprattutto le Europee. Un obiettivo per il quale si è rimesso in moto e ha ricominciato a fare comunicazione televisiva. Il presidente di Forza Italia non nasconde di avere in mente una coalizione sul modello del centrodestra italiano che metta insieme popolari, conservatori e sovranisti e scardini l'alleanza tra popolari e socialisti. «In Europa bisogna cambiare molto, ci sono troppe cose che non funzionano. Bisogna cambiare l'alleanza del Ppe con la sinistra e instaurare una nuova alleanza con chi professa il sovranismo e i conservatori di destra. Mi riferisco, per esempio, a Salvini e la Le Pen. Un'alleanza che possa far sì che l'Europa sia davvero un continente sovranista, ma sovranista non in senso nazionale ma sovranista europeo». La proposta arriva proprio nel giorno in cui un sondaggio pronostica un exploit dei sovranisti alle Europee con la Lega salviniana secondo partito europeo dopo Cdu-Csu. L'idea di fondo di Berlusconi è che soltanto un'alleanza di questo tipo possa temperare le estreme e dare un'impronta moderata al blocco sovranista, sbarrando la strada al «vero pericolo» rappresentato da M5S.
Nel mirino restano naturalmente anche le imminenti elezioni in Sardegna. Dopo il suggerimento a Salvini di rompere con Luigi Di Maio («la consultazione on line sul caso Diciotti è un ricatto alla Lega, Matteo attento a chi ti sei messo in casa»), Berlusconi elogia il candidato sardo Christian Solinas: «L'ho conosciuto di persona, è uno perbene e concreto, di lui ci si può fidare. L'ultima volta che ci siamo visti Solinas mi ha detto: Ho visto che ha garantito al neo governatore Marsilio di andare in Abruzzo una volta al mese. Perché non lo garantisce anche a noi?. Io gli ho risposto: Guarda, io in Sardegna ho casa, amo moltissimo questa terra, non verrò un giorno al mese, ma tutti i giorni che riterrai utili per realizzare il programma scritto insieme per i sardi».
E ancora: «Mentre pensavo a degli slogan, avevo scritto sardi e sani, poi mi è venuto sardi e sordi se accettano le cose che dicono gli altri e non noi. E allora ho anche messo sardi, ma non sordi, né ciechi. Da qui l'appello: andate a votare Forza Italia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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