Silvio Berlusconi dopo alcuni giorni di riposo si prepara al suo primo messaggio pubblico del 2017. Il discorso è già pronto e verrà letto domani a Roccaraso, durante il tradizionale appuntamento invernale di «Azzurri in Vetta», organizzato da Nazario Pagano. Un'occasione in cui il presidente di Forza Italia potrebbe ulteriori elementi a sostegno della sua svolta «popolare» e del rilancio di Forza Italia.
In questi giorni, da quanto trapela, il Cavaliere sta continuando a lavorare su una proposta «sociale» organica che potrebbe riprendere e definire in maniera equilibrata e virtuosa l'idea del reddito di cittadinanza. In realtà, coerentemente con la filosofia azzurra, non si pensa a un trasferimento di fondi a ogni individuo che rispetti certi requisiti minimi senza alcun obbligo da assolvere per non perdere il beneficio. In realtà l'idea è più quella di un reddito minimo selettivo e condizionato, un beneficio pronto a decadere qualora non si accetti una proposta di lavoro.
Berlusconi mantiene anche alta l'attenzione verso le zone terremotate. Tenendosi in contatto con gli organizzatori ha concordato sulla necessità di inviare al più presto a Norcia una delegazione dei coordinatori regionali delle quattro regioni più colpite - Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche - guidata da Catia Polidori. Forza Italia si è già mossa, attraverso la Onlus Casa Alessia per contribuire alla realizzazione della nuova struttura antisismica adibita a scuola per l'infanzia e per una mensa-cucina capace di servire duecento pasti ogni due ore. Ha anche provveduto per Natale a riempire la scuola di regali per i bambini. Iniziative di solidarietà che non si fermeranno.
Sullo sfondo continua il botta e risposta a distanza su primarie e legge elettorale con la Lega. «A marzo saremo pronti per scegliere il candidato premier. L'ex Cavaliere è invitato, ma anche libero di tirarsi fuori, gli interessi degli italiani sono altra cosa» attacca Matteo Salvini. La risposta azzurra arriva da Lucio Malan. «Il centrodestra ha bisogno di programmi e strategie per unire e vincere, non di personalismi per dividere e perdere. È legittimo che Salvini aspiri a ruolo di leader ma deve chiedersi di che cosa vuole essere leader: di una destra perdente? Forse questo potrebbe anche stargli bene, ma non sta bene agli italiani che non meritano altri cinque anni di renzismo o l'arrivo di Grillo al potere».
Al netto delle schermaglie la sensazione diffusa a livello parlamentare è che qualche spiraglio per un dialogo tra Forza Italia e il Pd su un compromesso su un sistema elettorale che metta insieme proporzionale e maggioritario si stia aprendo.
La strada per tornare alle urne in tempi brevi resta stretta e questa consapevolezza esiste anche tra gli esponenti leghisti tra i quali si mette in conto che i voto possa svolgersi nella primavera del 2018 quando si andrà a votare per alcune regioni fondamentali per la strategia del Carroccio, ovvero la Lombardia (si presenterà Maroni) e il Friuli (si punta su Massimiliano Fedriga). Sullo sfondo si continua a lavorare per i candidati per le Comunali e a Lecce per la successione al sindaco di Paolo Perrone si pensa al giornalista di Porta a Porta, Mauro Giliberti.
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