Elezioni politiche 2022

Il Ppe vota per Forza Italia. "Berlusconi è la garanzia"

Weber ospite del Cavaliere: "Chi vuole stabilità deve votare Fi. Il prossimo governo deve essere europeista"

Il Ppe vota per Forza Italia. "Berlusconi è la garanzia"

Ora di pranzo, ad Arcore. Silvio Berlusconi accoglie Manfred Weber, con al fianco Antonio Tajani. Clima di familiarità, sostegno convinto a Forza Italia del presidente e capogruppo del Partito popolare europeo. Il leader bavarese è venuto in Italia per dare la sua «benedizione» agli azzurri, che rappresentano in Italia il Ppe e questa volta vedono vicino Palazzo Chigi, con la vittoria annunciata del centrodestra. Il suo è un «forte» invito a votare Fi, che sarà fissato anche in un video con il Cavaliere.

Berlusconi, dice, è «custode di un governo europeista per il futuro in Italia e questo è necessario in questo momento di crisi per rispondere alle preoccupazioni della gente sul prezzo del gas, la guerra, l'inflazione, l'occupazione». Aggiunge che Fi è una forza che ha esperienza, con Berlusconi leader e Tajani coordinatore, che rappresentano «figure importanti e convincenti». Chiunque voglia «stabilità» in Italia, aggiunge Weber, vuole un'Europa unita e deve votare Fi e il centrodestra. Fi è «garanzia» di fedeltà all'Europa per l'intera coalizione.

Il leader azzurro è soddisfatto, davanti alle telecamere racconta che a villa San Martino, con il «nostro presidente», l'«amico Manfred» si è confrontato sulla situazione europea ed internazionale con una particolare attenzione alle prossime elezioni e che sente «molto vicino il suo personale sostegno e quello del Ppe a Fi». Poi dice: «Il prossimo governo dev'essere convintamente europeista, per darsi un'unica politica estera e della difesa».

Weber ha già detto, il giorno prima in conferenza stampa con Tajani, che Fi è il partito di riferimento dei popolari, quello che più da' garanzie in Europa anche per i suoi rappresentanti, a cominciare dal vicepresidente del Ppe e numero due degli azzurri, che è stato a Bruxelles da Commissario e presidente dell'Europarlamento. Inoltre, il leader dei popolari ha allontanato ogni dubbio sugli alleati di FdI e Lega, assicurando che il programma è convincente in un'ottica europeista e atlantista. «Per l'Ue la cosa più importante è che a Roma ci sia stabilità economica ed è garantita dal centrodestra».

Berlusconi è europarlamentare e assicura che ad Arcore con Weber c'è stata «forte condivisione su tutti i temi di attualità che abbiamo trattato», così come può «testimoniare come in questi anni la collaborazione tra noi e il Ppe sia stata ottimale» e tra i risultati il Cav cita «l'approvazione del Programma Next Generation EU, poderoso strumento da 750 miliardi di Euro per la ripresa italiana ed europea».

Il presidente di Fi rivendica l'«orgoglio» di rappresentare in Italia «la più grande famiglia politica europea, con un gruppo parlamentare di maggioranza di 176 deputati di tutti i 27 Stati dell'Unione, compresi quelli di Forza Italia che «è una delle più importanti delegazioni nazionali». Il Cavaliere, per far capire il peso del sostegno a Fi dei popolari in questa campagna elettorale, ricorda che a livello di Consiglio europeo il Ppe conta 13 tra Capi di Stato e di Governo, presiede con Ursula Von der Leyen la Commissione europea e con Roberta Metsola il Parlamento europeo. «Noi dunque - conclude l'ex premier- costituiamo e costituiremo l'asse operativo del Partito Popolare europeo. E sono certo che Forza Italia sostenuta dal Partito Popolare europeo otterrà un grande successo elettorale per il prossimo governo nazionale».

Un incontro «lungo e positivo», assicura Tajani. Di lui si dice che i popolari lo vorrebbero premier o, in alternativa, ministro degli Esteri. Tajani replica alle voci assicurando che è sempre uomo di partito è non ha «ambizioni personali».

Rimane il fatto che la visita in Italia di Weber, a Roma dove ha incontrato anche il presidente di Confindustria Bonomi e a Milano, è «una spinta importante», dice il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi.

Weber ha avuto un colloquio anche con i leader delle forze minori centriste che si riconoscono nel Ppe, Nm, l'Udc di Lorenzo Cesa, Italia al centro di Giovanni Toti.

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