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La promessa di Berlusconi: "Pensione alle mamme quando torno al governo"

Il Cavaliere a Lecce si rivede premier, annuncia la prima riforma e si scaglia contro traditori e Fitto: "Per me è fuori"

La promessa di Berlusconi: "Pensione alle mamme quando torno al governo"

Nella seconda giornata pugliese il Cavaliere lancia un messaggio forte proprio su un tema rovente e che sta facendo impazzire il governo: le pensioni. Dal palco di Lecce Berlusconi giura: «Quando torneremo al governo daremo la pensione a tutte le mamme». Scatta l'applauso e poi il Cavaliere spiega: «Lo dico alle tante donne presenti in sala e alla tante mamme. Perché fare la mamma è il lavoro più bello e impegnativo che c'è». Non dice di più ma si presume che l'assegno a cui pensa spetterebbe alle mamme disoccupate. Altra notizia: «Dobbiamo mobilitarci sin da subito. Andrò in tutta Italia per mobilitare i moderati, abbiamo il tempo per farlo e credo che debba passare un po' di acqua sotto i ponti per portare gli italiani a capire che il governo non si interessa dei bisogni degli italiani. Dobbiamo arrivare alle elezioni con una grande forza moderata, un programma chiaro e una lista di 20 nomi per fare i ministri».

La seconda giornata pugliese del Cavaliere inizia all'insegna del fastidio sia per le due linee di febbre che lo perseguitano sia per lettura di Repubblica che gli attribuisce la volontà di ricucire con il premier. Berlusconi sbuffa e smentisce: «Siamo costretti anche oggi a leggere ricostruzioni e retroscena completamente inventati. Forza Italia resta contro il governo Renzi». Vorrebbe ribadirlo anche durante una passeggiata in città che però non ha luogo: meglio riposare un po' visto che l'altra sera il termometro segnava 40 gradi di temperatura. Poi, si concede ai cronisti per chiarire meglio il progetto Partito repubblicano. Una cosa che non nasce domani mattina perché «è un lungo percorso per portare gli elettori moderati disgustati da questa politica a stare insieme». Il bacino d'utenza è enorme, «il grande esercito del ceto medio che non vuole essere governato dalla sinistra». E sulla ripresa: «Recessione finita? Si dicono tante cose, io non ho particolari sentori di questo. Però lo spero anch'io», dice Berlusconi. Quindi l'atteso bagno di folla al Palavela di Lecce, granaio di voti della candidata Adriana Poli Bortone. Sullo sfondo, la battaglia di numeri con il dissidente Fitto: «Qui siamo circa 3mila - dice la giovane stella leccese Federica De Benedetto - Fitto, qualche giorno fa, al Politeama ne ha raccolti solo 900». E proprio su Fitto Berlusconi ironizza: «Qualcuno voleva andare “Oltre” (movimento dell'ex ministro di Maglie, ndr ) ma per me è andato definitivamente fuori». Boato in sala. Ma l'apice arriva quando attacca: «Macché lealisti o ricostruttori. Chi va contro il partito che l'ha eletto si chiama tra-di-to-re». Pronta arriva la replica di Fitto: «Io sarei fuori? Sei tu fuori. Dalla realtà».

Il Cav saltella al «chi non salta un comunista è». In prima fila si spella le mani l'attrice salentina Gegia. Poi parla di Renzi e della «sentenza ignobile per farmi fuori politicamente; altrimenti non sarebbero mai riusciti a vincere». Quindi la promessa: «Girerò in tutt'Italia per far capire cosa è successo e per rivincere le prossime elezioni». Quindi racconta un episodio accaduto a Cesano Boscone, durante i suoi servizi sociali: «Davo da mangiare a una signora malata di aprassia, che non controllava il proprio corpo. Usavo tecnica dell'aeroplano. Ad un certo punto s'è avvicinato Un signore e mi ha detto “io ho sempre votato comunista e sono juventino. Ma avendo visto con quanta passione e umiltà fa questo servizio voterò per Forza Italia. E se qualcuno parla male di Berlusconi mi arrabbio. Ma mi permetta di restare juventino”».

E poi, altra cena per raccogliere fondi nella spettacolare Borgo Egnatia di Savelletri: anche qui 200 fan pronti a pagare 500 euro per mangiare accanto al Cav.

Pare siano arrivati 220 bonifici.

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