Puntare sulle Borse del Vecchio continente ma senza trascurare lo scudo di Wall Street

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Puntare sulle Borse del Vecchio continente ma senza trascurare lo scudo di Wall Street

L'esito delle elezioni in Grecia hanno aggiunto una significativa incognita, ma il principale driver per le Borse mondiali resta l'annuncio del Quantitative easing (cioè l'acquisto di Titoli di Stato) da parte della Bce. Gianluca Verzelli, vice direttore centrale di Banca Akros, consiglia quindi di puntare soprattutto sulle azioni europee e sui settori difensivi di Wall Street, come il farmaceutico, l'alimentare e i trasporti. «Se l'economia europea dovesse poi dare segni di risveglio, potrebbe essere interessante aumentare l'investimento sui settori ciclici», cioè quelli più direttamente legati all'andamento dell'economia. In pratica, comperare le azioni di società industriali, di costruzioni e media. Malgrado i tassi dei Titoli di Stato vicini allo zero spingeranno sempre più gli investitori a spostarsi dal reddito fisso alle Borse alla ricerca di un rendimento più tondo, l'esperto di Banca Akros invita a fare attenzione «a non stravolgere il proprio profilo di rischio». Il passaggio dai bond alle azioni deve essere «graduale e ragionato, meglio se con l'aiuto di un esperto».

In quest'ottica i Pac (i piani di accumulo su cui puntano molto le grandi reti di promotori come Azimut, Fideuram e Mediolanum) possono essere lo strumento corretto per investire piccole somme e mediando i prezzi di acquisto.

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