Le lacrime fanno subito empatia. Figuriamoci le lacrime di una mamma. Giorgia Meloni si è commossa in tv, pensando che sua figlia Ginevra - un anno e mezzo - a fine legislatura, fra cinque anni, possa dire: «La mia mamma è una patriota, ma la vedo poco» (la definizione «patriota» è della Meloni medesima, come risposta alla domanda: che cosa vorrebbe che scrivesse sua figlia di lei, in un tema?). La domanda, ovvio, è stata posta da un uomo - il conduttore di Mattino Cinque. Il quale, sapendo di porre una domanda da uomo, ha specificato: «Non vorrei che pensi le faccia questa domanda perché è una donna». Excusatio non petita: questa domanda viene forse fatta a tutti i candidati maschi, padri di bambini piccoli? Figuriamoci. Quindi, premesso che la domanda è irritante, e che le lacrime in realtà fanno empatia fino a un certo punto (però quelle della Meloni erano poche, e contenute...), le parole dell'ex ministro spingono a dire: sai che scoperta. In senso buono. Togliere tempo alla figlia le pesa, dice la Meloni, «come a tutte le mamme che cercano di tenere in bilico le cose», quindi insomma: tutte le mamme vivono così, tutte le mamme non sanno come fare, sto a casa?, non sto a casa?, e se sto a casa e poi sono nervosa e infelice?, e se lavoro e poi non vedo i miei figli?, e se poi quando crescono diventano dei drogati o dei criminali oppure chiamano «mamma» la tata?, e se sto a casa e poi voglio scappare?, e se però sto un po' con loro (il più possibile) e un po' lavoro (il più possibile) e non faccio bene né una cosa né l'altra, e alla fine tutto resta sempre a metà, e sono sempre sommersa e poi, per dire, arriva l'estate e vanno in vacanza con i nonni, e posso lavorare tantissimo, e all'improvviso mi sembra di avere troppo tempo libero, e poi però mi dispiace perché non li vedo, e poi alla fine a diciotto anni se ne vanno di casa e ciao, oppure, peggio ancora, diventano dei bamboccioni incapaci? Sì, il mondo delle mamme che lavorano è questo. Perfino di quelle che non stanno in Parlamento, perfino di quelle che non sono patriote e non cercano di rendere il mondo migliore, ma soltanto casa propria (e temono di non riuscire neanche in quello).
«Certo che ho paura» dice Giorgia Meloni, al pensiero di essere rimproverata dalla figlia per le sue assenze. Forse hanno paura anche i padri, e tutti quei dubbi e sensi di colpa dovrebbero assalire anche loro, ma di solito è meno frequente. Anche le lacrime dei padri sono meno frequenti, se è per quello...
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