Rai, il governo attacca Salvini: "Scorretto ammiccare all'evasione"

Il pugno duro di Renzi contro chi evade il canone: pesanti sanzioni e reato penale. Giacomelli: "Purtroppo non possiamo far pagare gli arretrati..."

Rai, il governo attacca Salvini: "Scorretto ammiccare all'evasione"

"Rimane l’impianto della normativa in vigore. È il possesso di un televisore il requisito per il pagamento del canone, non degli altri device. Nella norma abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica". Ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24, il sottosegretario Antonello Giacomelli conferma il pugno duro del governo per rastrellare chi evade il canone. Chi non paga l'obolo alla tivù pubblica, infatti, non solo si beccherà pesanti sanzioni ma rischierà di incorrere in un reato penale. La denuncia sarà per falsa dichiarazione a pubblico ufficiale e costerà fino a due anni di carcere.

"Tollerare un’evasione del 30% - sentenzia Giacomelli - non è giusto prima di tutto per il 70% di utenti che pagano il canone". Secondo i dati Istat il 97% degli italiani possiede un televisore. "Eppure - avverte Giacomelli - questo non emerge dai dati sul pagamento del canone". Il primo obiettivo della legge di Stabilità, che inserisce il canone nella bolletta elettrica, è andare proprio a stanare chi lo evade. Per questo, almeno in un primo momento, sono esclusi computer, tablet e smartphone. La misura non varrà per i device, ma solo per chi ha un televisore. "Per il futuro vedremo...". dice sibillino il sottosegretario alle Comunicazioni. Che poi promette: "Per chi non ha pagato il canone Rai negli anni passati purtroppo non succede niente, non perché ci sia un condono, ma perchè l’utente avrebbe buon gioco a dire che ha acquistato solo ora il televisore".

La richiesta di pagamento del canone arriverà solo con il contratto della fornitura elettrica dell’abitazione dove si è residenti. La cifra totale sarà di 100 euro. "Senza alcuna maggiorazione e nessuna imposta aggiuntiva, come le accise previste per l’elettricità - assicura Giacomelli - perché la bolletta è solo la modalità di pagamento". Toccherà al singolo cittadino comunicare il mancato possesso del televisore con modalità che saranno stabilite dal decreto attuativo, anche se ci sono già modalità previste con l’autocertificazione. Per chi non paga, invece, il governo è fermamente propenso a usare il pugno duro. Anzi, durissimo. La sanzione c’è già. Ed è da due a sei volte la somma dovuta. "C'era un’idea del ministero dell'Economia di togliere questa forbice e stabilire che la sanzione era di cinque volte la somma dovuta - ammette - non c’è una soluzione già stabilita, sarà il parlamento a decidere con la legge di Stabilità". Lo Stato non si limiterà a una semplice (per quanto salata) multa. Spunta, infatti, anche il reato penale. "Dichiarare falsamente che non si possiede un televisore per non pagare il canone Rai sarà reato, ma non perchè modifichiamo qualcosa. Il decreto del 2000 già dice che la certificazione di un dato falso è reato - conclude il sottosegretario - nella legge di stabilità esplicitiamo che vale quella regola".

Quindi attacca Matteo Salvini che nei giorni scorsi aveva ammesso di non pagare il canone perché non possiede un televisore. "Ammiccare all’evasione è scorretto - tuona - sono poi i cittadini, se lo seguono, a pagare le conseguenze, non lui".

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