Regina di retorica e ipocrisia

Regina di retorica e ipocrisia

Capita a tutti di farsi succhiare il lobo dal commensale seduto accanto. Tuttavia il gesto della mitica Oprah che si dedica con gusto all'orecchio del «brutale» Weinstein tradisce una certa confidenza tra i due. Oprah è l'anchorwoman più famosa d'America, con un patrimonio personale stimato da Forbes in 2,5 miliardi di dollari. Weinstein è il produttore più riverito e corteggiato di Hollywood prima della discesa agli Inferi popolati dai porci orchi. L'intimità tra i due, dunque, non desta stupore giacché tutti conoscevano Weinstein, i suoi affari e i suoi vizi. Eppure nessuno fiatava, piuttosto donne e uomini si prodigavano per entrare nelle grazie dal fondatore della Miramax, in un modo o nell'altro. Ancor più del nero, l'abito che è andato per la maggiore nella serata dei Golden globe porta il colore dell'ipocrisia, peccato umanissimo che suscita persino un moto di simpatia per la sfrontatezza dei suoi cultori. Oprah Winfrey non ha fatto eccezione, ha cavalcato l'onda del piagnisteo collettivo, si è messa a capo delle truppe rosa pronte a imbracciare le armi contro i maschi molesti. È l'alba di un nuovo giorno, ha scandito, e con la vis retorica che le appartiene ha accostato le accuse di avance e corteggiamenti molesti, da parte di aspiranti attrici e soubrette, alla storia drammatica di uno stupro commesso da sei uomini bianchi nei confronti di una giovane nera nel 1994. Oprah si conferma un'affabulatrice scaltra e sorniona, formidabile imprenditrice di se stessa, versione aggiornata dell'American dream: un'infanzia misera nel Mississippi durante l'era della segregazione razziale, a 9 anni vittima del primo stupro, a 14 un figlio, l'unico, nato morto.

Negli anni si è dovuta difendere dai parenti che la accusavano di raccontare bugie sulla famiglia, da chi la addita come una lesbica non dichiarata, e poi dalle mille invidie suscitate da colei che, a 63 anni, è l'unica miliardaria nera di tutto il Nordamerica, maschi inclusi. Perciò nulla ci renderà meno simpatica l'intraprendente signora che ha costruito dal nulla la propria fortuna, neanche questo sfacciato cedimento all'ipocrisia.

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