Renzi avverte Conte: "Spieghi tutto sugli 007"

Il leader di Iv apre il nodo dei servizi col premier: "Molli la delega e vada al Copasir"

Renzi avverte Conte: "Spieghi tutto sugli 007"

Matteo Renzi apre un nuovo fronte di guerra contro il premier Giuseppe Conte: l'intelligence. Dagli studi di Rai 3, intervistato da Lucia Annunziata, nel corso di Mezz'ora in più, il leader di Italia viva ordina al capo del governo di mollare la delega ai Servizi segreti: «I Servizi segreti italiani vanno messi in condizione di lavorare e sono in stragrande maggioranza degli straordinari professionisti. Il punto è che va fatta chiarezza: il presidente del Consiglio farebbe meglio a lasciare la delega dell'Autorità ai Servizi. Non ha l'obbligo, ma suggerisco nell'interesse del premier, di avere un signor professionista che si occupi di questo».

Renzi colpisce nel punto debole Conte. Proprio nei giorni in cui esplode l'inchiesta sugli incontri segreti con l'intelligence italiana dell'attorney general statunitense William Barr per indagare sulla genesi del Russiagate e cercare le prove del fatto che in Italia fosse stato ordito un complotto contro Donald Trump, su cui anche ieri il Nytimes ha aggiunto dettagli. L'ex segretario del Pd tiene alta la temperatura nel governo sul dossier intelligence, invitando il presidente del Consiglio a presentarsi al Copasir per spiegare tutto: «Vada al Copasir e spieghi tutto sulla spy story, modello fiction americana che ha coinvolto il ministro della Giustizia, Usa William Barr, venuto a incontrare segretamente il capo del Dis Vecchioni». Renzi vuole chiarezza da Conte ma assolve se stesso: «Che nel 2016 ci sia stato un ruolo del presidente Obama è evidentemente una farsa. Non a caso ho agito in sede civile contro il signor Papadopoulos» dice in merito alle parole di uno dei testi chiave del Russiagate, Georg Papadopoulos, secondo cui Renzi sarebbe stato usato da Barack Obama contro Donald Trump. «Chi accusa Obama, mente. Chi accusa me, dovrà risponderne in tribunale e pagare 1 milione di dollari. Sono pronto a testimoniare in ogni tribunale del mondo sulla correttezza di Obama, sono fregnacce, balle, do la mia disponibilità totale a testimoniare ovunque sulla serietà del presidente Obama», sottolinea il leader di Italia viva.

È un Renzi che non rinuncia al ruolo di picconatore dell'esecutivo. Alimentando tensioni nella maggioranza a poche ore da un passaggio chiave: il taglio dei parlamentari. Provvedimento su cui Pd, Italia viva e Leu sono stati costretti a cedere, ingoiando il diktat grillino. Da un lato, Renzi agita lo spauracchio dei complotti internazionali, dall'altro spinge contro Conte marcando lo spazio politico per il suo gruppo.

L'ex sindaco di Firenze ribadisce che il capo delegazione di Italia viva nel governo sarà il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova ma si dichiara pronto a sedersi ai tavoli della maggioranza, qualora Conte lo ritenesse utile: «Teresa Bellanova è la nostra capo delegazione, ho parlato più volte al telefono con il presidente del Consiglio, do la massima disponibilità a dare una mano, l'importante è non fare il gioco delle tre carte sulle tasse». Dagli 007 alle tasse: Renzi non perde occasione picchiare duro su Conte e il governo. Più che occupare uno spazio politico il leader di Italia viva vuole essere la prima donna della maggioranza.

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