Cronache

Respinta alla scuola calcio: "Niente femmine qui"

Una storia che parte male, ma finisce bene. Con l'aspirante calciatrice che prima è stata rifiutata da una società sportiva "perché femmina" ancora prima di mettere piede in campo

Respinta alla scuola calcio: "Niente femmine qui"

Una storia che parte male, ma finisce bene. Con l'aspirante calciatrice che prima è stata rifiutata da una società sportiva «perché femmina» ancora prima di mettere piede in campo (mentre al cuginetto non è stato posto alcun veto all'iscrizione), ma poi viene accolta dal Brescia calcio femminile che le offre un posto tra le «Leonesse».

A ottobre, La zia della piccola la accompagna assieme al cuginetto alla Pavoniana Gymnasium, società sportiva nota in città per l'impegno nel settore giovanile di calcio. Ma lì Clementina ha dovuto incassare un sonoro «no». Il padre della ragazza racconta che il presidente della Pavoniana Calcio ha confermato a lui personalmente le direttive impartite di escludere le bambine dal gioco, perché «danno solo problemi» senza specificargli quali fossero.

Ma dopo il clamore mediatico, la bufera di accuse social si scatena sul comportamento a parere di molti discriminatorio della scuola calcio e la piccola Clementina (nella foto) colleziona messaggi di solidarietà sia dal mondo dello sport che da fuori. La campionessa Cristiana Girelli organizza un incontro dal vivo e le consegna una maglia autografata per infonderle coraggio. Il Brescia calcio femminile si è messo in contatto con la famiglia per offrirle la possibilità di entrare nella squadra delle «Leonesse» e le ha dedicato un post su Facebook. Tutto è bene quel che finisce bene. Ora Clementina dovrà solo pensare a divertirsi. E a fare qualche gol.

Se possibile.

Commenti