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Quel retroscena su Renzi e Forza Italia

Ecco i retroscena contenuti nel libro scritto da Paolo Madron e Luigi Bisignani, "I potenti al tempo di Renzi"

Quel retroscena su Renzi e Forza Italia

"Chi portò Renzi ad Arcore da Silvio Berlusconi la prima volta? Verdini? No, fu Enrico Marinelli, il fiorentino patron della Frette. Conosce Berlusconi da quando scendeva a Firenze per vendere la pubblicità. Era una colazione che doveva durare 30 minuti, ma andò avanti tre ore. Non solo Silvio, anche i figli Barbara, Eleonora e Luigi, lo incontrarono il 6/12/2010 quando andò ad Arcore, accompagnato proprio da Luca Lotti, allo scopo di perorare aiuti per Firenze nel Milleproroghe. Leggenda vuole che Silvio gli fece fare anticamera. Poca, solo perché arrivò in anticipo, per una volta nella vita. A fargli compagnia per un po’ ci pensò il ministro Mariastella Gelmini. Berlusconi (...) lo mise a suo agio, si salutarono con la promessa di rivedersi. Da quel momento il dossier Renzi e passato nelle mani politicamente piu esperte di Verdini. Il quale in verità li aveva fatti incontrare nel marzo 2005, durante un convegno flop organizzato (...) da Maurizio Scelli. L’intenzione era quella di farlo aderire a Forza Italia". Sono alcuni dei retroscena contenuti nel libro scritto da Paolo Madron e Luigi Bisignani, "I potenti al tempo di Renzi".

"Come mai Renzi scelse la sinistra? L’ha confessato una sola volta a un

amico fiorentino: (...) Renzi, pur essendo attratto dalla destra, anche perché sua madre Laura odia comunisti e sinistra, disse testualmente: "Con Berlusconi non andrò, perché con lui non potrò mai essere il numero uno".

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