Ricerca pediatrica, maxi polo a Milano

Il centro è all'ospedale Sacco: dodici milioni dalla «Fondazione Invernizzi»

Enza Cusmai

Con dodici milioni di euro si possono fare miracoli. O meglio, se ne faranno nel nuovo Centro per la ricerca pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi, coordinato dal professor Vincenzo Zuccotti e inaugurato ieri alla presenza di autorità ed esperti. Da qui infatti si apriranno porte ancora sconosciute per la cura del diabete di tipo 1 pediatrico, per la ricerca di cellule staminali riparatrici, per la ricerca di nuovi strumenti terapeutici contro i batteri più resistenti agli attuali antibiotici. Insomma, qui si farà ricerca, sperimentazione e farmacologia in campo pediatrico.

Si parte dai soldi, ovviamente. La Fondazione Invernizzi, con il suo presidente Anselmo Stucchi, ha dedicato 12 milioni di euro per il decollo del padiglione 62, all'ospedale Sacco di Milano, che diventerà il primo polo di ricerca pediatrica del Nord Italia.

Ci saranno giovani talenti (molti stranieri) e grandi cervelli italiani che tornano dall'estero per proseguire al Sacco i loro studi. Come il professor Paolo Fiorina, (esperienza a Boston e Harvard) che è stato chiamato a dirigere il centro per il diabete pediatrico, cioè di tipo 1 insulino-dipendente. Questa patologia si moltiplica in modo preoccupante, aumenta del 3% all'anno, e le cure non riescono a controllare la malattia tanto che l'aspettativa di vita di ogni paziente è minore di 13 anni. Si stima che i malati saranno nel 2025 ben 300 milioni in tutto il mondo. Una cura mirata e personalizzata potrebbe far risparmiare un'enorme quantità di denaro. Attualmente, l'impatto economico delle cure rappresenta, negli Usa, è il 2% del Pil americano. Affidato alla direzione di Annamaria Di Giulio c'è il centro di medicina rigenerativa. È la nuova branca della medicina che studia, usando le cellule staminali, la riparazione funzionale degli organi e tessuti causati da difetti congeniti o da patologie gestite dalle cellule staminali. La medicina farmaceutica, invece, si occuperà di studiare nuovi farmaci a misura di bambino per favorire cure personalizzate. Attualmente le linee pediatriche dei farmaci sono molto carenti, nonostante una direttiva Ue che obbliga le aziende a sviluppare una linea pediatrica di ogni nuovo prodotto.

Il nuovo centro sarà dotato anche di una piattaforma di epidemiologia genomica che servirà a controllare le epidemiologie ospedaliere, tipo coliti, polmoniti e andranno a studiare gli agenti patogeni nella struttura genomica in tempo reale. In questo modo si potrà evitare l'espandersi delle infezioni in ospedale che troppo spesso sono resistenti agli antibiotici. Per favorire questa ricerca si potrà usare il crio-microscopio elettronico che individua esattamente il bersaglio da colpire e fermare lo sviluppo batterico.

Il potente strumento (ne esistono solo altri due nel mondo) sarà disponibile a metà del prossimo anno e contribuirà alla scoperta di nuove molecole farmacologiche che siano attive sui batteri resistenti all'antibioticoterapia. Responsabile della piattaforma genomica è Claudio Bandi, coordinatore della crio-microscopia elettronica, Martino Bolognesi.

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