Richiesta ai pm su Venditti: i tabulati degli ultimi 6 anni

I carabinieri vogliono le telefonate della squadra dell'ex procuratore per la presunta corruzione dei Sempio

Richiesta ai pm su Venditti: i tabulati degli ultimi 6 anni
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Acquisire i tabulati telefonici degli indagati degli ultimi sei anni. Nel caso Garlasco gli investigatori fanno richiesta di ampliare il raggio delle acquisizioni, così come previsto nelle indagini sui reati più gravi.

Si tratta nello specifico dell'indagine dei pm di Brescia che riguarda la presunta corruzione in atti giudiziari ipotizzata nei confronti dell'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e nei confronti di Giuseppe Sempio, padre di Andrea, il 37enne di nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Nel fascicolo entrano ora anche i tabulati telefonici degli ultimi sei anni dei tre carabinieri oggi in pensione che facevano parte della squadra di polizia giudiziaria che ai tempi lavorava con lo stesso Venditti. Il quale, secondo l'accusa, avrebbe preso soldi dalla famiglia Sempio per scagionare l'amico del fratello della ragazza assassinata a Garlasco il 13 agosto del 2007. Tutto quindi si collega alla nuova inchiesta per l'omicidio (delitto per cui l'allora fidanzato della vittima sta scontando una condanna passata in giudicato). La novità emerge da una annotazione datata 16 luglio 2025 del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, che stanno conducendo le indagini insieme alla Guardia di finanza di Brescia. Nella nota, oltre a riportare il "pizzino" trovato a casa Sempio con scritta l'ormai nota frase "Venditti gip archivia X 20. 30. euro cosa succede?" e una serie di intercettazioni già conosciute, si chiede di poter acquisire i tabulati degli ultimi 72 mesi (6 anni appunto) di 16 utenze intestate agli ex carabinieri di Pavia Silvio Sapone e Giuseppe Spoto (entrambi al momento non indagati) e Antonio Scoppetta, quest'ultimo condannato a quattro anni e mezzo di carcere nell'inchiesta pavese chiamata "Clean 2". La richiesta fa riferimento, per giustificare la necessità di tornare ai dati del 2019, alle normative sui tempi di acquisizione e conservazione - in questo caso - dei tabulati, che in presenza di reati gravi come ad esempio l'omicidio, l'associazione mafiosa e il terrorismo (anche internazionale) consentono di raccogliere e usare nelle indagini i tabulati telefonici a ritroso per così tanto tempo. Risalire ai 72 mesi infatti è previsto solo per i delitti più gravi, mentre nei casi ordinari il periodo di conservazione per i dati del traffico telefonico è di 24 mesi, cioè due anni.

Il motivo per cui si chiedono tali dati vecchi è provare a far luce su alcune presunte anomalie che riguardano le procedure di notifica della convocazione - questa però ancora più antica, essendo del 2017 - di Andrea Sempio in Procura e i rapporti ritenuti sospetti dei Sempio con alcuni investigatori dell'epoca. Secondo l'accusa, l'amico storico di Marco Poggi avrebbe saputo in anticipo le domande dell'interrogatorio al quale stavano per sottoporlo. Una ricostruzione che gli ex uomini dell'Arma finiti nel mirino dei pm hanno sempre respinto e alla quale hanno ribattuto con i propri chiarimenti.

Intanto domani in un laboratorio di Pinerolo, vicino a Torino, sarà eseguita con la formula dell'accertamento irripetibile la copia forense dei cellulari e degli altri dispositivi sequestrati a Venditti e a Giuseppe Sempio.

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