"Rispettate le regole". Calci e pugni all'assessora

Sono cose che succedono in questi tempi carichi di rancore, ma è difficile farci l'abitudine

"Rispettate le regole". Calci e pugni all'assessora

Sono cose che succedono in questi tempi carichi di rancore, ma è difficile farci l'abitudine. Siamo sul treno regionale che porta pendolari e studenti da Arenzano a Genova. Tra loro anche un'assessore comunale di Arenzano, Giovanna Damonte, dipendente della Regione Liguria. Vede due ragazzi, un lui e una lei, senza mascherina e con gentilezza li invita a metterla. Lui spiega di «non averne una nemmeno in tasca» ma accetta quella che Giovanna gli offre. Lei invece, la ragazzina, nemmeno 18 anni, reagisce male che più male non si può: prima offende pesantemente Giovanna poi la aggredisce a calci e pugni. Come una furia sale su un seggiolino e tira calci in testa e in faccia alla donna che s'accascia ferita, subito soccorsa. Il tempo che il treno si fermi e i due ragazzini se la danno. La Damonte ha sporto denuncia e rimediato un occhio nero e 20 giorni di prognosi. Trasversale e immediata la solidarietà. Il governatore ligure Giovanni Toti l'ha definito «un episodio di violenza inaccettabile e da condannare fermamente. Quando capiremo che il nemico da combattere è il Covid sarà sempre troppo tardi». Sulla stessa linea Raffaella Paita (Iv) che sottolinea: «La violenza e imbarbarimento che caratterizza ormai i vari fenomeni di opposizione provocati dall'applicazione delle norme contro il Covid lasciano sgomenti.

Si tratta di una deriva che deve essere arrestata al più presto» mentre Il Pd parla di «un atto di violenza ingiustificato, ingiustificabile e vergognoso». Anche il Consiglio regionale manifestato la propria solidarietà alla Damonte.

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