La rissa tra 15enni finisce a coltellate. "Mi hanno menata e sono pure incinta"

La lite dopo un approccio. La adolescente non è in dolce attesa

La rissa tra 15enni finisce a coltellate. "Mi hanno menata e sono pure incinta"

«Tu mia sorella la lasci stare». Una lite fra ragazzini finisce a coltellate. Due fratelli di 15 e 13 anni di Aranova, Fiumicino, ricoverati in ospedale per ferite d'arma da taglio, un 15enne denunciato, insieme ad altri due complici, per lesioni aggravate. A innescare la miccia una questione sentimentale. Vuole difendere la sorellina di 13 anni dall'ex fidanzatino, Gabriele, chiamiamolo così, ma l'altro non molla. «A te chi ti ha chiamato? Vattene sennò ti gonfio» la risposta del bullo.

Poi la rissa e la stilettata a un fianco. Sabato pomeriggio. Due gruppetti di amici come tanti nella via dello «struscio» di Ladispoli, cittadina balneare del litorale romano. Passano la giornata tra le vetrine dei negozi di viale Italia e i giardini davanti al mare. Una comitiva come tante. Sono le 18,30, c'è movida nella via dello shopping. Qualcuno vuole raggiungere gli altri in sala giochi. Il tempo di svoltare su via Palermo che s'incontrano con un gruppo rivale, bulletti che hanno la «lama» in tasca per ogni evenienza. La sorella di Gabriele si trova faccia a faccia con il suo ex. Partono gli insulti dal capetto del branco. Dalle minacce ai fatti. I due gruppi si fronteggiano noncuranti delle decine di passanti. Gabriele e il bullo si accapigliano mentre gli altri urlano. La gente si affaccia alle finestre, i commercianti escono dai negozi cercando di placare la rissa. Basta un secondo, il tempo di estrarre un temperino, e Gabriele viene colpito a un fianco. Nonostante il giaccone e la felpa la lama ferisce il 15enne che cade a terra. È insanguinato, grida aiuto mentre c'è un fuggi fuggi generale. Colpiti da calci e pugni anche la sorella e un amico. «Gridavano e scappavano da tutte le parti - racconta un uomo in strada -, noi abbiamo chiamato subito i soccorsi». La situazione sembra drammatica, tanto che dal 112 vengono allertate tre ambulanze del 118, una dalla postazione sulla via Aurelia. I ragazzi a terra sono tre, ma solo uno sanguina a più non posso. La sorellina di Gabriele piange e singhiozza alla vista del fratello sull'asfalto. Teme il peggio. Ma il ragazzo parla, è cosciente e quando arriva al pronto soccorso del Bambino Gesù di Roma, fortunatamente, viene subito medicato e ricoverato alcune ore in osservazione. «La lesione non ha coinvolto organi vitali» spiegano i medici. Insomma un dramma sfiorato. Attimi di tensione in ambulanza anche per la sorella minore che, ai soccorritori, ha detto: «Mi hanno piacchiata e sono pure incinta». Ma dopo gli esami in ospedale, la circostanza è stata smentita.

Tutto per una questione «di cuore», un litigio tra teenager che poteva avere conseguenze irreparabili. Sul posto i carabinieri della stazione di via Livorno con i colleghi del radiomobile di Civitavecchia e delle stazioni di Cerveteri, Torrimpietra e Campo di Mare, oltre alla polizia municipale. L'indagine dei militari, coordinata dalla Procura dei Minori, ricostruisce l'accaduto e identifica l'aggressore, un 14enne di Ladispoli.

Con lui sono stati identificati altri 9 minorenni che hanno partecipato alla maxi rissa. Si aspetta ancora il riscontro fra le testimonianze delle vittime e le registrazioni delle telecamere di sicurezza piazzate all'angolo e di quelle degli esercizi commerciali.

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