Politica

Gualtieri non va in tv. E Porro svela il perché

Il conduttore di Quarta Repubblica sul candidato Pd: "Lui il confronto lo vuole sempre impari"

Roma, Gualtieri non va in tv. E Porro: "Ecco perché"

Poteva essere un bel confronto tra aspiranti sindaci. E invece il testa a testa tra Michetti e Gualtieri non si farà. Almeno non stasera a Quarta Repubblica, benché Nicola Porro avesse provato a replicare quanto andato in onda due settimane fa tra Virginia Raggi e Carlo Calenda.

Come mai l'ex ministro Pd del governo Conte s'è tirato indietro? In fondo esporre ai romani il proprio programma a poche ore dal voto sarebbe stato buono e giusto. Ma per Porro un motivo potrebbe esserci. Nella sua Zuppa di Porro, il vicedirettore ha messo in risalto una certa disparità di trattamento che i media stanno riservando ai due contendenti al trono del Campidoglio. Esempio lampante: i racconti di oggi pubblicati sul Corriere sarebbero stati per così dire "sbilanciati". "Il Corsera fa una finta parcondicio intervistando i due candidati", dice Porro, facendo notare come le interviste in cui "Gualtieri viene incensato dal simpatetico Labate" mentre Michetti viene "sfotturo da Roncone" che "gli fa un mazzo così, mettendo in risalto tutte le sue debolezze e contraddizioni". Ed è qui che arriva la stilettata. "Questo è il favoloso mondo del giornalismo e dei politici - dice il conduttore - Adesso ho capito perché Gualtieri non ha accettato di venire questa sera a fare il confronto a Quarta Repubblica”. Perché? "Perché lui il confronto lo vuole sempre impari. Noi possiamo garantire un confronto in cui il conduttore in tv è una specie di arbitro, mentre Gualtieri non vuole un arbitro, ma un giornalista amico in cui gli fa uno splendido ritratto in cui l'unico punto è il cane; e dall'altra parte un cronista che con ironia pungente fa il culo all'avversario".

Intnato la partita per Roma si fa incandescente. Sulle elezioni peseranno sicuramente i fatti di sabato, con le violenze e l'assalto alla sede della Cgil. E ovviamente anche la manifestazione annunciata per sabato dai sindacati, in pieno silenzio elettorale. Quel che è certo, è che sui media di tutto si parla in queste ore tranne che dei progetti per la città.

I candidati avrebbero potuto farlo in diretta tv, ma a quanto pare non succederà.

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