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Roma, nuova giunta targata Pd: ai Trasporti il senatore pro Tav

Parte la "Fase 2" senza l'appoggio dei vendoliani: Marino rischia di non avere i numeri. Ecco i nuovi assessori che lo terranno in vita

Roma, nuova giunta targata Pd: ai Trasporti il senatore pro Tav

È una giunta targata Partito democratico, quella che Ignazio Marino ora dovrà guidare per affrontare la "Fase 2", il secondo atto dell'amministrazione. Un rimpasto frutto di una tregua con il premier Matteo Renzi che commissaria il sindaco "marziano" e allunga le mani sul Campidoglio. "Due fasi, un solo obiettivo", è lo slogan di facciata di Marino. Si parte da Stefano Esposito. Il senatore dem, celebre per le sue posizioni contro i No Tav, prenderà il posto del dimissionario Guido Improta all'assessorato ai Trasporti. Tra le new entry anche Marco Causi, Marco Rossi Doria e Luigina di Liegro. Persone che, nella propaganda piddì, "sapranno portare alla città i cambiamenti di cui la città ha bisogno".

La strada della "Fase 2" è tutta in salita. Sel è out dall’esecutivo capitolino. "Noi continuiamo a servire Roma anche in Consiglio comunale, le poltrone le lasciamo al monocolore del Pd", il commento al vetriolo dei vendoliani. E avvertono: "I dem dovranno assumersi le responsabilità". Ma sul Campidoglio Marino sarebbe pronto a ripartire. Già da oggi. Sindaco e premier, che nelle ultime settimane si sono sfidati in un duello a distanza animato più volte dagli ultimatum lanciati dal rottamatore all’inquilino di Palazzo Senatorio, hanno infatti raggiunto un accordo sul nuovo team, "orfano" in questi due anni di ben otto assessori. La nuova equipe con cui il chirurgo piddì entrerà ancora nella "sala operatoria di Roma" per tentare di rianimare una Capitale da più punti di vista: dal decoro ai trasporti.

Il rebus del rimpasto non si risolve scegliendo esclusivamente i successori degli assessori dimissionari, ovvero Luigi Nieri, che ricopriva la carica di vicesindaco, Guido Improta, assessore "renziano" ai Trasporti, e l'ultima uscita di scena Silvia Scozzese, "lady dei conti" del Campidoglio. Il deputato piddì Marco Causi diventa il nuovo numero due di Palazzo Senatorio prendendo la delega al Bilancio. Un compito che ha già svolto sul colle capitolino sotto la giunta Veltroni. A Luigina Di Liegro, ora consigliere comunale del Pd e già nel 2009 assessore alle Politiche del Welfare e della Sicurezza alla Regione Lazio con l'amministrazione Marrazzo, va la delega al Turismo innescando un giro di deleghe in giunta. La delega del Personale passa, infatti, nelle mani dell'assessore alla Legalità, Alfonso Sabella. Marco Rossi Doria, già ex sottosegretario all’Istruzione nei governi Monti e Letta, sarà il nuovo assessore alla Scuola. Alza, quindi, i tacchi Marino Paolo Masini, in quota democrat.

"Per i prossimi tre anni il programma di midterm prevede obiettivi concreti, risultati visibili e tempi certi - annuncia Marino presentando la nuova giunta - ora penseremo al decoro, alla pulizia, alla mobilità, alla casa e alla rigenerazione urbana". Ma l'addio di Sel crea non pochi problemi alla maggioranza. I vendoliani garantiranno solo un "appoggio esterno politico". Che andrà verificato di giorno in giorno, "delibera per delibera". Come a dire: da oggi non garantiamo più nulla a prescindere. Un annuncio che preoccupa non pochi in Aula visto che da oggi inizierà una "minimaratona" in assemblea capitolina per dare il via libera, entro il 31 luglio, all’assestamento al bilancio 2015. Non a caso il capogruppo dei "vendoliani" Gianluca Peciola ha lasciato sullo scranno di Esposito un "piccolo" regalo: una copia del libro del No Tav Erri De Luca La parola contraria.

Un monito "antagonista" per Marino.

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