La Russia fa la voce grossa e si propone come mediatore

Il Sudan rompe le reazioni con l'Iran. Intanto De Mistura (Onu) vola a Riad

La Russia è pronta ad invitare il ministro degli Esteri saudita e quello iraniano a Mosca per negoziati. Lo ha riferito una fonte diplomatica all'agenzia di notizie russa Tass. «Esprimiamo sincero rammarico per l'escalation dei rapporti tra Iran e Arabia Saudita», ha detto la fonte, aggiungendo che «la Russia è sempre stata a favore del dialogo e dei contatti costruttivi». «Pertanto - ha aggiunto la fonte - se i partner a Riad e Teheran sono interessati al nostro ruolo, siamo pronti a offrire servizi di mediazione per ripristinare la comprensione reciproca su tutte le questioni. Siamo pronti ad invitare i ministri degli Esteri saudita e iraniano a Mosca». Intanto il Sudan ha rotto le relazioni diplomatiche con l'Iran dopo l'attacco al consolato saudita a Teheran. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri in un comunicato, specificando che la decisione avrà effetti immediati. In precedenza, Khartoum era stato espulso l'ambasciatore iraniano. Prima del Sudan, Arabia Saudita e Bahrein hanno rotto le relazioni diplomatiche con l'Iran, al culmine della tensione seguita all'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr. La rottura delle relazioni diplomatiche tra Teheran e Riad provoca un effetto domino tra i paesi sunniti: Bahrein, Emirati Arabi e Sudan seguono l'iniziativa del regno saudita. Intanto l'inviato dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura si recherà a Riad e poi a Teheran per disinnescare la tensione tra le due capitali scatenata dalla condanna a morte, eseguita dalle autorità saudite, dell'imam sciita Nimr al Nimr. Lo ha annunciato lo stesso de Mistura in una e-mail al New York Times.

Nei giorni scorsi l'inviato Onu aveva annunciato la convocazione di colloqui di pace per la Siria il 25 gennaio a Ginevra. L'escalation della tensione tra sauditi e iraniani rischia di mettere a repentaglio l'ambizioso sforzo diplomatico per raggiungere una soluzione negoziata ad un conflitto entrato ormai nel sui quinto anno.

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